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Anna Orlando
Leggi i suoi articoliIl giapponese Kisho Kurokawa aveva progettato l’edificio adibito alle esposizioni temporanee del Van Gogh Museum nel 1999. Dopo sedici anni, il 5 settembre, inaugura il nuovo ingresso dell’edificio, che fungerà da accesso per l’edificio principale, disegnato da Gerrit Rietveld nel 1963, e per la Kurokawa Wing, collegati tra loro, già in origine, da un passaggio sotterraneo. Firma l’intervento il Kisho Kurokawa Architect and Associates di Tokyo, così da garantire continuità e unitarietà al progetto.
I lavori, annunciati nel febbraio del 2013, avviati a marzo e ultimati in 18 mesi (cfr. n. 348, dic. ’14, p. 22), che hanno comportato la chiusura dell’ala espositiva ma mai del museo, avevano un costo inizialmente stimato di 15 milioni di euro. Ne sono costati circa 20, tanto che il museo ha avviato un’operazione di fundraising per coprire la differenza rispetto ai finanziamenti iniziali, tra cui, consistenti, i 4,5 milioni dalla BankGiro Loterij e i 700mila dal City of Amsterdam District of Zuid (South).
Il nuovo ingresso aggiunge al complesso 820 mq coperti che rendono possibili conferenze e ricevimenti, ma soprattutto risultano vitali, nella gestione ordinaria del flusso di pubblico, visto il numero sempre crescente di visitatori che pare inarrestabile: 1,4 milioni nel 2013, 1,6 nel 2014, cresciuti quest’anno del 10% circa anche grazie al battage mediatico in occasione dei 125 anni dalla morte del pittore, e all’allestimento completamente rinnovato a partire dal dicembre scorso.
Il nuovo involucro completamente trasparente è attento all’impatto urbanistico rispetto alla piazza, il Museumplein, di cui, con questa ulteriore inaugurazione, si conclude il tour de force del generale rinnovamento che ha visto coinvolti anche lo Stedelijk, riaperto nel 2012 dopo nove anni di lavori, e il Rijksmuseum, rinnovato nel 2013 dopo un intervento decennale.
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