Vincent Noce
Leggi i suoi articoliLa Tour Eiffel (1889) è nuovamente al centro di una serie di polemiche che giungono da più fronti. La controversia questa volta riguarda lo stato di degrado in cui versa il monumento, visitato ogni giorno da circa 20mila persone, a causa della scarsa manutenzione. A sottolinearlo sono sia le organizzazioni sindacali dei lavoratori sia lo stesso Governo francese.
Il tema era emerso con forza a febbraio, quando uno sciopero (il secondo dall’anniversario dei 100 anni dalla scomparsa del progettista Gustave Eiffel, il 27 dicembre), aveva sollevato la questione in un momento di grande affluenza. Ora, la minaccia di ulteriori scioperi in occasione dei prossimi Giochi Olimpici che si inaugurano il 26 luglio, un evento che si prevede attirerà oltre 15 milioni di turisti, sottolinea l’esigenza di affrontare in tempi rapidi i problemi di uno dei simboli della Francia.
La ruggine dilaga
Alexandre Leborgne, portavoce sindacale, ha espresso preoccupazione per la ruggine che affligge la struttura, e che potrebbe trasformarsi in un danno «irreversibile» se non si rispettano gli interventi programmati di pulitura e tinteggiatura: sono previsti ogni 7 anni, ma l’ultimo risale a 14 anni fa, e i lavori di restauro partiti nel 2019 sono stati ulteriormente ritardati dalla pandemia e dalla presenza di piombo nella vernice originale. Al momento, solo il 30% della superficie è stata ridipinta, con costi operativi che hanno raggiunto cifre esorbitanti.
A complicare la situazione è anche il dissidio tra il Consiglio comunale di Parigi e l’ente di gestione della torre in merito alle perdite finanziarie, circa 100 milioni di euro, subite durante i lockdown. L’ente si è impegnato a investire 380 milioni di euro per la manutenzione entro il 2031, ma i sindacati rimangono scettici, anche riguardo agli aumenti tariffari previsti durante le Olimpiadi per rientrare delle perdite subite, di cui una cospicua quota dovrebbe finire nelle casse della Città (circa 31-34 milioni di euro, il 25% delle entrate totali).
Un problema di sicurezza
La discussione ha coinvolto anche figure politiche. Il vicesindaco di Parigi, Emmanuel Grégoire, ha rassicurato su X (ex Twitter) riguardo le buone condizioni della torre e ha ribadito l’impegno della Città nei lavori di ristrutturazione. Al contrario, la ministra del Turismo francese, Olivia Grégoire, ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza intorno alla torre, minacciata da borseggiatori e truffatori.
«I piccoli truffatori con i banchetti per i giochi di carte fanno quasi parte del paesaggio intorno alla torre», ha provocatoriamente ribattuto Frédéric Hocquard, responsabile del turismo di Parigi, promettendo però un aumento della presenza di polizia durante le Olimpiadi (26 luglio-11 agosto). È infine intervenuta sulla questione «degrado» anche la nuova ministra della Cultura francese, Rachida Dati, la cui proposta di inserire la Tour Eiffel e il suo parco tra i monumenti storici consentirebbe allo Stato di attuare interventi d’emergenza.
Altri articoli dell'autore
Dopo il successo della campagna che ha impedito al partito di estrema destra Rassemblement National di ottenere la maggioranza nelle recenti elezioni parlamentari, gli enti culturali, come il resto del Paese, devono affrontare molte incognite
Il ministro della cultura francese ha dichiarato che il Paese «non boicotta mai gli artisti», ma ad artisti e performer di Mali, Niger e Burkina Faso non saranno più concessi visti
La scomparsa di Jean-Louis Georgelin potrebbe ostacolare gli sforzi per riaprire la cattedrale entro la fine del 2024
È scomparso a Nîmes all’età di 102 anni uno dei più famosi artisti francesi del dopoguerra