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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliLa programmazione settembrina del Pan conferma un’attività caratterizzata dalla varietà dell’offerta e da proposte che in simultanea occupano i diversi spazi. La mostra «Miti e riti campani nell’arte di Barbla e Peter Fraefel», dal 3 settembre all’11 ottobre, al secondo piano, è un omaggio che i due artisti svizzeri (Barbla Fraefel-Zah, 1947; Peter Fraefel, 1956) dedicano a un territorio (Campagna, in provincia di Salerno) nel quale dalla metà degli anni Novanta risiedono per lunghi periodi dell’anno.
L’omaggio si articola intorno ad alcuni temi, tra cui «La magia dell’acqua», «La Madonna» e «La tombola napoletana», mediante immagini e testi che narrano creativamente magie e riti di quel territorio. Dall’11 al 28 settembre, al primo piano, accanto alle sale che ospitano una personale di Mario Sangiovanni (sino al 30 settembre), sono allestiti i lavori più recenti di Gino Sabatini Odoardi (Pescara 1968).
La mostra, curata da Maria Savarese e promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Napoli in collaborazione con la galleria Gowen Contemporary di Ginevra, presenta sculture realizzate con la termoformatura (procedimento che consente di avvolgere l’oggetto con fogli di polistirene opachi), disegni e installazioni, tra cui «Senza titolo con polvere», ispirata al tema dell’oblio/memoria: gli stracci, sporchi della polvere secolare raccolta dalle lapidi del Cimitero Monumentale di Poggioreale di Napoli, si trasformano in reliquie, restituendo dignità a quella memoria.
Infine, dal 17 al 27 settembre, dopo l’esposizione al Museo Fondazione Luciana Matalon di Milano, l’atrio e il foyer del Pan ospitano «Fame!» di Monica Marioni (Conegliano, 1972), a cura di Igor Zanti: qui opere visive e installazioni interattive alludono ai disturbi e alle nevrosi, utilizzando in chiave emotiva e autobiografica i temi della pulsione e degli «appetiti».
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