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Rosalba Cignetti
Leggi i suoi articoliDal 11 al 14 settembre, negli spazi post-industriali di Carriageworks, centro della scena culturale di Sydney, si svolge la nona edizione di Sydney Contemporary, la principale fiera d’arte contemporanea dell’Australia e dell’Asia-Pacifico. Con 114 gallerie e oltre 500 artisti coinvolti, sarà la più ampia edizione mai realizzata, a testimonianza del crescente ruolo della fiera nel panorama internazionale. Fondata nel 2013, Sydney Contemporary (con stop dovuti alla Pandemia di Covid) ha saputo guadagnare progressivamente autorevolezza e centralità, grazie a una struttura curatoriale solida e a una proposta che coniuga mercato, sperimentazione e attenzione ai linguaggi emergenti. L’edizione di quest’anno si distingue per l’introduzione di un nuovo settore, Photo Sydney, interamente dedicato alla fotografia contemporanea. Pensato per rispondere all’interesse crescente da parte di collezionisti e pubblico, questo segmento si affianca ai tre settori storici della fiera: Galleries, che riunisce progetti di gallerie affermate da Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Germania, Singapore e Stati Uniti; Future, riservato a spazi emergenti o a iniziative gestite da artisti con meno di cinque anni di attività; e Works on Paper, sezione in costante espansione che nel 2025 ospiterà un numero record di 30 espositori, con una selezione di disegni, incisioni, acquerelli, stampe e libri d’artista. L’eterogeneità dei linguaggi rappresentati è uno dei tratti distintivi della fiera. Pittura, scultura, video, installazioni e pratiche performative si intrecciano in una panoramica sfaccettata della creatività contemporanea. La sezione Galleries accoglie realtà consolidate come 1301SW | Starkwhite, con sedi tra Melbourne, Auckland e Sydney; Roslyn Oxley9 Gallery, punto di riferimento storico per l’arte australiana; Olsen Gallery, con sede anche a Berlino; e presenze internazionali come Jarvis Dooney da Berlino, Silverlens da Manila e New York, e la britannica Yavuz Gallery con sedi a Londra e Singapore.

Il programma curatoriale resta uno dei punti di forza della manifestazione. Sotto la direzione di José da Silva, la sezione Installation Contemporary trasforma Carriageworks in un paesaggio di interventi ambientali e opere su larga scala. Tra gli artisti coinvolti Lisa Reihana, figura centrale della scena neozelandese, presenterà una scultura cinetica site-specific ispirata all’architettura cerimoniale māori: un portale mobile di luce e vento che accoglierà i visitatori all’ingresso della fiera. Accanto a lei, l’artista australiano Jonny Niesche, in collaborazione con il musicista Mark Pritchard, firmerà un’installazione immersiva basata su suoni a bassa frequenza, pensata per amplificare la vibrazione percettiva delle sue superfici pittoriche.
Anche il corpo e la voce diventano medium nella sezione Performance Contemporary, che quest’anno ospita due live act dell’artista Christian Thompson AO, di origini Bidjara e cinesi. In Recital, l’artista fonde canto, poesia e lingua ancestrale in una performance rituale che esplora identità, memoria e suono. Il programma performativo include inoltre Kalisolaite ‘Uhila, che presenterà Kelekele Mo’ui (Living Soil), un’azione di resistenza e mimetismo in cui il corpo si fonde con la terra, interrogando il concetto di lavoro e tempo nella cultura occidentale.
Nella sezione Photo Sydney, tra le proposte più attese vi è la mostra personale di George Byrne, rappresentato da Olsen Gallery, con una nuova serie della sua ricerca Synthetica, che fonde architettura urbana, astrazione e fotografia analogica. Accanto a lui, Paul Blackmore documenta il rapporto tra corpo e paesaggio nella costa australiana con immagini potenti e intime, mentre numerosi altri artisti mettono in dialogo fotografia e ricerca sociale, archivio e sperimentazione.La fiera ospita inoltre l’MA Art Prize, un premio acquisitivo istituito in collaborazione con MA Financial Group, main partner della manifestazione. Giunto alla sua terza edizione, consiste in 15.000 AUD da destinare a un artista emergente o early‑career presente in fiera. Il vincitore sarà annunciato durante la serata inaugurale, il 10 settembre 2025. A completare l’offerta, talk, momenti di approfondimento e progetti collaterali rivolte a tutte le fasce di pubblico e ai professionisti del settore. L’obiettivo è di far dialogare le anime più dinamiche dell’arte australiana con i circuiti internazionali, costruendo una piattaforma capace di accogliere nuove visioni.
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