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Un fotogramma di una puntata. Foto Bassaris

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Un fotogramma di una puntata. Foto Bassaris

Su Rai 5 dieci viaggi nell'arte con Claudio Strinati

Federico Castelli Gattinara

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Roma. Parte dall'affresco col Trionfo della morte di Palazzo Abatellis a Palermo, capolavoro di ignoto della metà del Quattrocento, il ciclo di dieci approfondimenti che la Rai dedica all’arte con un maestro d’eccezione come Claudio Strinati. Inaugura mercoledì 13 gennaio alle ore 21,15 su Rai 5 la serie Strinarte, titolo che non è solo un divertissement sul nome di chi la conduce, ma una sottolineatura delle sue capacità tanto di divulgatore divertente e arguto quanto di storico dell’arte (è stato, tra l’altro, soprintendente al polo museale di Roma dal 1991 al 2009).

Ogni puntata, tutti i mercoledì alla stessa ora, è in una città d’Italia, con una storia spesso legata a un dato artista e a una data opera. Strinati di volta in volta va sul luogo e mette in luce gli aspetti più nascosti e controversi dell’opera, col contributo di ospiti ed esperti che incontra in un apposito studio allestito all’interno dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, che collabora al programma. Sempre all’interno dell’Iscr, Strinati visita anche i laboratori, incontra restauratori di fama internazionale e raccoglie informazioni sulle tecniche di produzione e di conservazione di sculture, pitture, mosaici e affreschi.

Si parte da Palermo sondando i tanti misteri di una delle più alte rappresentazioni del tema del Trionfo della morte, già diffuso nel Trecento, con Evelina De Castro dei beni culturali della Regione Sicilia, i  restauratori Carlo Giantomassi e Donatella Zari, il colonnello Carlo Uberto Massimo, l’esperto di storia della medicina Luca Borghi, il direttore di Palazzo Abatellis Gioacchino Barbera e il rettore e sacerdote antimafia padre Cosimo Scordato. Seguiranno poi Masaccio e Masolino a Firenze, Piero della Francesca a Urbino, Taddeo e Federico Zuccari a Roma, Domenico Fetti a Mantova, il duomo di Salerno, Pellegrino Tibaldi a Bologna, la Sindone e la cappella costruita per lei da Guarino Guarini a Torino, Giambattista ma soprattutto suo figlio Giandomenico Tiepolo a Venezia, infine ad Arezzo Vasari e le sue celebri Vite.

Un fotogramma di una puntata. Foto Bassaris

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Federico Castelli Gattinara, 12 gennaio 2016 | © Riproduzione riservata

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