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Lo storico dell'arte Marco Chiarini

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Lo storico dell'arte Marco Chiarini

Studi postumi di uno storico dell'arte esemplare

Marzia Faietti recensisce un prezioso volume di Marco Chiarini sui disegni del Sei e Settecento

Marzia Faietti

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Marco Chiarini nutriva un’antica affezione per la Biblioteca Marucelliana e per le sue raccolte grafiche. La stessa che provava per il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Le due raccolte avevano conosciuto a suo tempo l’attività instancabile di Pasquale Nerino Ferri, direttore della collezione grafica conservata agli Uffizi e figura emblematica di funzionario museale tra fine Ottocento e primo Novecento. Ferri, infatti, impegnato nella riorganizzazione, inventariazione e catalogazione agli Uffizi, aveva ricevuto l’incarico di catalogare anche il fondo marucelliano di stampe e disegni.

A sua volta, Chiarini conosceva più in generale le raccolte grafiche delle Biblioteche fiorentine (tra cui la Riccardiana), interessandosi soprattutto ai disegni senza peraltro trascurare le stampe. Prerogativa non insolita viste le sue frequentazioni di specialisti di alto profilo nella connoisseurship del disegno come Philip Pouncey, cui era legato anche da ragioni familiari. Ma pur sempre una caratteristica abbastanza rara in uno storico dell’arte abituato a misurarsi più spesso con dipinti, e non soltanto con essi, durante la sua lunga carriera di direttore della Galleria Palatina a Palazzo Pitti.

Se da un lato le sue competenze si estendevano ben oltre il campo della grafica e della pittura, debordando dai confini ristretti di uno specialismo di settore assai limitativo, altrettanto vari erano i suoi artisti di riferimento (da Filippo Napoletano a Salvator Rosa e Agostino Tassi, da Gaspard Dughet a Claude Lorrain, ma con affondi anche su Andrea del Sarto e altri autori ancora). Ugualmente svariate le tematiche: mi limito a ricordare il costante interesse nei confronti del paesaggio e della veduta.

Il volume uscito postumo nasce da una costante indagine sui materiali (commovente il ricordo delle sue sedute di consultazione in biblioteca) e da un percorso tanto impegnato quanto curioso e diversificato. Funzionario di museo, attento alle sue collezioni e agli adempimenti museografici, Marco Chiarini fu uno storico dell’arte militante e un fine conoscitore, impegnato a dividere le sue attenzioni sia su singoli artisti (e conseguenti quesiti in merito all’attribuzione delle loro opere), sia su tematiche di ampio respiro.

Non avrebbe potuto affrontare lo studio dei disegni seicenteschi e settecenteschi della Biblioteca Marucelliana (un fondo che annovera fogli di pregio, tra cui il nucleo di ritratti di Ottavio Leoni preceduti dal suo autoritratto, assieme ad altri non sempre scontati dal punto di vista della riconoscibilità degli autori) se fosse stato sprovvisto di un’ampia preparazione generale e di un adeguato retroterra culturale. Il suo repertorio dei disegni è certo il primo passo per i necessari approfondimenti su singoli aspetti (dalle tecniche alle funzioni, dagli autori ai soggetti) che alla fine, se il lavoro fosse stato concluso, non sarebbero mancati.

Così come sarebbe certamente stato approntato un saggio introduttivo, la cui assenza ci impedisce di valutare la sintesi che egli stesso avrebbe avuto cura di preparare a conclusione, e in conseguenza, della sua opera capillare di catalogazione dei fogli sei-settecenteschi alla Marucelliana (fatta eccezione per il nucleo di mano di Cecco Bravo e per buona parte del gruppo di Stefano della Bella), un tempo distribuiti in diversi volumi di cui oggi rimane intatto solo il primo, indicato con la lettera alfabetica A.

Tuttavia, le sue rapide ma essenziali schede relative ai disegni (in parte giunte a noi nella forma di appunti di lavoro che i curatori della pubblicazione hanno opportunamente voluto render note) palesano appieno la sua ampia conoscenza degli artisti attivi nei due secoli presi in considerazione e costituiscono un’ulteriore testimonianza di un percorso esemplare di funzionario storico dell’arte che fondeva in sé la tradizionale interpretazione del suo ruolo come impegno militante nello sviluppo dell’istituzione museale alle curiosità molteplici dello storico dell’arte e dell’uomo di cultura.

Marco Chiarini. Disegni del Seicento e del Settecento della Biblioteca Marucelliana. Studi e appunti per un catalogo ragionato, a cura di Silvia Castelli, Francesco Morena, Riccardo Spinelli, 520 pp., ill. col. e b/n, Centro Di, Firenze 2017, € 90,00
 

Lo storico dell'arte Marco Chiarini

Marzia Faietti, 11 maggio 2018 | © Riproduzione riservata

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