Antonio Mirabelli
Leggi i suoi articoliIl 2023 è stato l’anno di Salvatore Mangione, in arte Salvo, un nome che ha conquistato il mercato internazionale, riuscendo ad affiancare maestri delle avanguardie italiane come Fontana, Burri e Manzoni. Del resto la qualità artistica di Salvo e la sua storia sono profondamente radicate nel contesto vibrante dell’arte italiana degli anni Sessanta, quello dell’arte povera, da cui proviene e in cui ha stretto legami importanti come quello con Alighiero Boetti, un’amicizia a cui il Masi Lugano Lac ha dedicato una mostra nel 2017 «Boetti / Salvo – Vivere lavorando giocando».
Poi, all’inizio degli anni Settanta, il cambio di rotta verso la pittura, passaggio che gli ha permesso di elaborare uno stile unico e una maestria nel dare forma ai colori su paesaggi soffici e segnati dal passare delle stagioni. E sono proprio questi scorci su tela ad aver catturato l’attenzione del mercato internazionale. A partire dal mese di marzo 2023, in particolare da due aste di Sotheby’s e Christie’s a New York in cui sono apparsi alcuni lavori di Salvo. Nella prima, «Contemporary Curated» del 9 marzo, un suo «Notturno» (1996) ha raggiunto 57.150 dollari di aggiudicazione, mentre il giorno successivo durante l’asta «Post War to Present» da Christie’s «Ottobre» (2001) ha toccato i 75.600. Da quel momento, la parabola ascendente dell’artista è salita sempre più fino al record registrato a Hong Kong lo scorso 28 novembre 2023 nel corso della «20th/21st Century Art Evening Sale» di Christie’s dove la sua opera «Il Mattino» (1994) ha superato il milione di euro.
A fronte di questi risultati, le richieste sono salite vertiginosamente e il faro delle offerte si è acceso su Salvo, un trend che potrebbe rimanere stabile, se non addirittura crescere nell’anno in corso. Nel frattempo Sotheby’s, l’8 febbraio, ha presentato una selling exhibition intitolata «The World of Salvo» presso Palazzo Serbelloni a Milano che durerà fino al 22 febbraio. Questa operazione risulta strategica e finalizzata proprio ad affermare sempre più la potenza artistica di Salvo nel grande pubblico e a consolidare il suo valore sul mercato anche in vista delle aste di arte contemporanea che inizieranno il prossimo marzo a Londra.
Nella selling exhibition la casa d’aste espone le opere, in un arco temporale delimitato, e le propone in vendita ai collezionisti intenzionati all’acquisto, di conseguenza le stime dei dipinti vengono fornite su richiesta degli interessati. Nel piccolo e completo nucleo dei quindici lavori esposti si percepisce tutta la dinamica espressiva di Salvo in cui il colore è dominante. La selezione abbraccia una traiettoria che va dai primi anni ottanta alla prima decade dei duemila, dunque un ampio spaccato temporale della sua produzione.
«The World of Salvo» è un’occasione per ammirare da vicino le opere di un artista significativo per l’arte italiana del secondo novecento, ma non solo, potrebbe anche essere un primo banco di prova per saggiare la stabilità del suo mercato in questo principio di 2024.
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