Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Roma: più che museo, opera d’arte

Roma: più che museo, opera d’arte

A pochi passi da piazza Navona, il museo archeologico di Palazzo Altemps è uno dei quattro (con Palazzo Massimo, Terme di Diocleziano e Crypta Balbi) che formano il grande complesso del Museo Nazionale Romano della capitale. Inaugurato nel 1997, ampliato nel 2015, occupa un palazzo cinquecentesco con parti affrescate e un magnifico cortile porticato.

Oltre a poche sculture della originaria raccolta Altemps, ospita oltre 100 opere della collezione Boncompagni-Ludovisi (famosi il «Trono», il «Grande sarcofago» e il «Galata suicida»), alcuni capolavori delle collezioni Mattei e Del Drago, oltre a una sezione egizia.

Dal 2013 a piano terra una sezione speciale è dedicata a una parte (circa 1.800 pezzi) della sterminata raccolta di archeologia del tenore Evan Gorga (1865-1957), proprietà dello Stato e finora invisibile. 

Visitatori nel 2015 (per le 4 sedi del Museo Nazionale Romano): 356.345 
Visitato il 21 febbraio 2016

 

 

Voto medio: 8,1

 

 

La sede: 10 Il palazzo fu progettato nel 1470 da Melozzo da Forlì per il cardinale Riario, poi ampliato ai primi del ’500 da Baldassarre Peruzzi e Antonio da Sangallo. Il museo, con oltre 40 stanze su due piani, comperato dallo Stato nel 1982, è stato aperto nel 1997 dopo 15 anni di restauri. Una porzione ulteriore del palazzo è stata acquistata nel 2008. La disposizione dei reperti archeologici riprende il gusto seicentesco degli Altemps, padroni dell’edificio dal 1568. Nelle sale della collezione Gorga buon video con storia degli scavi archeologici a Roma. 
Climatizzazione ovunque, ottima manutenzione e pulizia.

 

L’accesso: 7 Non vasto ma funzionale lo spazio d’accesso. L’ngresso, 7 euro, è valido 3 giorni e dà accesso a tutte le quattro sedi del Museo Nazionale Romano. Archeocard: 23 euro vale 7 giorni per 9 ingressi a tutti i maggiori siti archeologici della capitale.
Aperto 9-19,45, chiuso lunedì. Guardaroba gratuito a chiave. Dépliant bilingue, stringato ma con utile mappa del museo. Audioguida in tre lingue a 5 euro. Sito internet non molto ricco e con poche immagini.
Info 06.6872719.

 

La visibilità: 10 La scelta di non affollare le sale con troppe sculture esalta i magnifici spazi e la qualità delle opere esposte. Spettacolare il porticato con affreschi e vista sul cortile. Ovunque piante verdi ben curate. Tutte visibili le sale restaurate da poco con grande cura. Ogni luogo accessibile ai disabili, carrozzelle disponibili all’ingresso. Raffinata la disposizione dei tanti pannelli didattici (in due lingue) incorniciati e appesi come quadri.

 

L'illuminazione: 10 Davvero suggestiva e studiata per ogni scultura con risultati sorprendenti. Fari led a soffitto, effetti cangianti sul «Galata suicida» che ne sottolineano la drammaticità. Trono Ludovisi sfiorato dalla luce, diversa dai due vicini acroliti. Soffitti illuminati senza ombre, finestre schermate.

 

I custodi e a sicurezza: 8 All’ingresso, scanner da aeroporto per ogni borsa o oggetto. Visitatori costretti a un giro vizioso per entrare. Custodi in divisa con badge, non molto presenti nelle sale. Videosorveglianza attiva ovunque.

 

La toilette: 7 Una sola, non grande, soltanto all’ingresso. Senza fasciatoio. Ottima la pulizia. Buona l’idea di contenitori diversi per raccolta differenziata dei rifiuti.

 

Il bookshop: 8 Non grande, specializzato in archeologia, con una sezione dedicata ai bambini per capire Roma. Pubblicazioni dedicate ai turisti della capitale. Anche in inglese: guida breve al museo (10 euro) e catalogo più completo (30 euro). Cartoline da 1 a 1,50 euro. Interessanti riproduzioni di reperti classici: «Menade danzante» a 62 euro, «Testa di Erinni» Ludovisi in bronzo a 750 euro. Braccialetti da 45 a 130 euro.

 

L’ascensore: 10 Due, nuovissimi, per tutti. 

 

La caffetteria: 3 Manca del tutto, non c’è neppure una macchina distributrice automatica. A poca distanza, grande offerta di bar e ristoranti di ogni tipo: siamo nel centro di Roma.

 

Tina Lepri, 01 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria

La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria

La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria

La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria

Roma: più che museo, opera d’arte | Tina Lepri

Roma: più che museo, opera d’arte | Tina Lepri