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Dettaglio di «Davide con la testa di Golia», 1620-30, di Artemisia Gentileschi

Courtesy Sotheby’s

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Dettaglio di «Davide con la testa di Golia», 1620-30, di Artemisia Gentileschi

Courtesy Sotheby’s

Ritrovato un dipinto di Artemisia Gentileschi, in vendita tra 1 e 2 milioni di sterline

Davide con la testa di Golia, attribuito con certezza all’artista nel 2020, sarà il pezzo forte dell’asta serale dedicata ai maestri antichi che Sotheby’s terrà a Londra il 3 luglio

Breeze Barrington

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Il «gioiello» dell’asta serale di Old Master di Sotheby’s, che si terrà il 3 luglio, è una delle scoperte più significative degli ultimi dieci anni in questo settore. «Davide con la testa di Golia» (1620-1630) di Artemisia Gentileschi, stimato tra 1 e 2 milioni di sterline, è stato messo in vendita solo due volte in precedenza: nel 1975 era stato catalogato come opera di Giovanni Francesco Guerrieri; poi, nel 2018, era stato inizialmente catalogato dalla casa d'aste Hampel di Monaco come «Scuola del Caravaggio», prima di essere attribuito ad Artemisia pochi giorni prima della sua vendita per 104mila euro. L'attribuzione definitiva è arrivata nel 2020 quando, dopo un lungo restauro e un'analisi approfondita, lo Studio Simon Gillespie ha trovato non solo prove stilistiche della mano di Artemisia, ma anche la sua firma, che scorre lungo la lama dall'elsa della spada di Davide: «ARTEMISIA [...] / FE[C]I[T] 16[…]».

L’audacia di questo gesto, che consiste nel mettere il proprio nome sull'arma appena brandita dall'eroe inaspettato, è fedele allo stile dell'artista che proclamò famigeratamente: «Vi mostrerò cosa può fare una donna». È uno dei numerosi casi in cui ha utilizzato la sua firma come forma di auto-rappresentazione artistica. Nel suo ritratto di Clio, musa della storia (1632), Artemisia ha apposto la sua firma sui fogli accanto a Clio, scrivendo così il proprio nome nelle pagine della storia. Ancora più audace è la sua rappresentazione di Jael e Sisera: l'eroina tiene uno scalpello all'orecchio del tiranno con la mano sinistra, mentre con la destra solleva un martello, preparandosi a conficcarlo nel cranio dell'avversario. Il manico del martello indirizza lo sguardo dello spettatore verso la firma di Artemisia incisa su una colonna: lo strumento che ha inciso il nome di Artemisia sta per sconfiggere il guerriero nemico. Questi momenti di violenza biblica si ritrovano in tutta l'opera di Artemisia. Diverse tele raffiguranti Giuditta e Oloferne, alcune con rappresentazioni grafiche del massacro, altre con resoconti atmosferici dei momenti immediatamente successivi, hanno consolidato la sua reputazione come una delle artiste più significative della sua generazione. La storia di Davide e Golia, per molti versi un complemento dell'Antico Testamento a Giuditta, è un altro tema che ha rivisitato nel corso della sua carriera.

Con la tela alta più di due metri, il ragazzo caravaggesco, Davide, sembra sovrastare lo spettatore. A differenza delle altre versioni esistenti di Artemisia, in cui brandisce la testa del gigante verso lo spettatore, qui l'occhio impiega un attimo a trovarla, emergendo dall'oscurità nella parte inferiore della tela. Alcuni esperti hanno ipotizzato che sia stato dipinto durante il suo breve periodo londinese alla fine degli anni Trenta del Seicento, il che lo renderebbe solo il terzo attribuitale a questi anni (insieme all'«Autoritratto come allegoria della pittura»,1638-39, e a «Susanna e i vecchi», 1610, entrambi conservati nella Royal Collection). Ma l'opera potrebbe anche risalire al periodo trascorso a Roma un decennio prima. La difficoltà di datare il dipinto è una delle caratteristiche più distintive dell'opera di Artemisia: la sua versatilità stilistica, che le permetteva di cambiare, adattare e riadattare composizioni diverse per nuove commissioni e committenti. È uno degli aspetti che la rendono un'artista così affascinante, ma anche un po' enigmatica.

Artemisia Gentileschi, «Davide con la testa di Golia», 1620-30

Breeze Barrington, 05 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

Ritrovato un dipinto di Artemisia Gentileschi, in vendita tra 1 e 2 milioni di sterline | Breeze Barrington

Ritrovato un dipinto di Artemisia Gentileschi, in vendita tra 1 e 2 milioni di sterline | Breeze Barrington