Image

Helena Newman alla vendita serale moderna e contemporanea di Sotheby’s a Londra, marzo 2023. Cortesia di Sotheby’s

Image

Helena Newman alla vendita serale moderna e contemporanea di Sotheby’s a Londra, marzo 2023. Cortesia di Sotheby’s

Record per Kandinskij all’asta di Sotheby’s a Londra: 37 milioni di sterline

Al successo delle evening sales hanno contribuito le forti offerte asiatiche. I 58 lotti in vendita hanno fruttato alla casa d’aste 147 milioni di sterline

Kabir Jhala

Leggi i suoi articoli

Le speranze che la vendita serale di Moderno e Contemporaneo tenuta da Sotheby’s a Londra mercoledì 1 marzo fosse tutt’altro che routinaria sono svanite poco prima dell’inizio dell’asta. A una ventina di minuti dall’ingresso del pubblico in sala è arrivato infatti l’annuncio che la monumentale «Danza sulla spiaggia» (1906-07) di Edvard Munch, l’unico lotto a otto cifre senza garanzia, avrebbe goduto di un’«irrevocable bid».

Il grande dipinto, quattro metri di larghezza, noto anche come «fregio Reinhardt» (fu infatti il regista tedesco Max Reinhardt a commissionare nel 1906 a  Munch un ciclo di dipinti per il Kammerspiele, il teatro che aveva aperto a Berlino) non compariva sul mercato da 80 anni; era stato nascosto in un fienile sperduto in una foresta norvegese per sottrarlo alle mire dei nazisti. A Londra è stato battuto per 14,5 milioni di sterline, a fronte di una stima insolitamente ampia, compresa tra i 12 e i 20 milioni.

Pochi lotti dopo, è stato presentato il «primo premio» della serata. «Murnau mit Kirche II» (1910) di Vasilij Kandinskij, un dipinto semiastratto che per 12 anni è stato oggetto di una battaglia per la restituzione tra la città olandese di Eindhoven e gli eredi di due collezionisti ebrei tedeschi, Siegbert e Johanna Margarete Stern, morti ad Auschwitz.

L’opera, proposta con stima a richiesta, era tenuta sotto stretta osservazione perché la garanzia di terzi rendeva pressoché certo che avrebbe battuto il record d’asta dell’artista. E così è stato. È bastata una sola offerta telefonica da parte del garante, in linea con il tono della serata: solida, alla portata, ma senza fuochi d’artificio o guizzi d’entusiasmo. 37.196.800 sterline il prezzo di aggiudicazione.

Dopo i tiepidi risultati della vendita londinese di Christie’s di martedì, Sotheby’s può comunque tirare un sospiro di sollievo. Idem gli operatori del settore che guardano a queste aste come al primo test della fascia alta del mercato del 2023.

La serata era divisa in due vendite, la prima delle quali, The Now, un’asta ultracontemporanea in 20 lotti, tutti venduti, ha superato la stima massima di 9,3 milioni di sterline e incassato 10,9 milioni di sterline (tutti i totali sono calcolati senza commissioni, se non diversamente specificato), facendo registrare i record per sette artisti, tra cui Michael Armitage e Miriam Cahn. A seguire, la sezione Moderno e Contemporaneo (con un po’ di postimpressionismo) ha realizzato 136,9 milioni di sterline per 38 lotti con una percentuale di venduto dell’83%, superando di poco le stime di prevendita che andavano da 133,1 a 178,3 milioni di sterline.

In confronto alle evening sales londinesi di Sotheby’s del marzo 2022, che avevano movimentato 53 lotti per un totale di 162 milioni di sterline, l’offerta di ieri è stata notevolmente più contenuta: «Qualità più che quantità», è il commento di James Sevier, responsabile europeo di Sotheby’s per l’arte contemporanea. Come i suoi colleghi di Christie’s, anche lui (invidiabilmente) sembra non preoccuparsi degli effetti della Brexit sulla fascia alta del mercato, sottolineando che Londra è sempre stata «la più globale delle sedi di Sotheby’s in cui fare offerte». E ieri i collezionisti asiatici si sono fatti avanti, rilanciando per più della metà della vendita The Now e aggiudicandosi anche lotti chiave moderni e contemporanei, tra cui «Abstraktes Bild» di Gerhard Richter per 20 milioni di sterline.
IMG20230302174528105_130_130.jpeg
Sotheby’s si era già tenuta pronta per alcuni dei suoi risultati principali e in particolare in un comunicato stampa annunciava che cinque opere, tutte coperte da garanzia, avevano superato i 15 milioni di sterline, «più di qualsiasi altra vendita di Sotheby’s a Londra dal 2015». Il titolo non tiene conto del fatto che una di queste cinque, un enorme dipinto di Freud raffigurante la figlia dell'artista, sarebbe probabilmente caduta nel vuoto se a salvarla non ci fosse stata un’offerta della specialista d’arte contemporanea tedesca Bastienne Leuthe per conto del suo «irrevocable bidder»: quietamente ha quindi raggiunto la sua stima minima di 15 milioni di sterline. «I pezzi grossi sono stati fissati a livelli elevati, osserva il consulente londinese Hugo Nathan, il che significa che non si sono impennati». Ciononostante, aggiunge, «le stime sane sono comunque un segnale rassicurante».

Alcuni acquirenti hanno fatto affari relativi. Ieri sembrava infatti che gli offerenti, pur essendo certamente presenti e disposti a spendere, offrissero solo lo stretto necessario, soprattutto per le opere precedenti al 1980. Una delle opere più grandi di Robert Delaunay mai presentate all’asta (nonché l’opera non garantita più costosa della serata) ha cambiato rapidamente di mano per 6 milioni di sterline, al di sotto dei 7 milioni della stima minima. Una natura morta di Maurice de Vlaminck, con un’impressionante storia espositiva che include il Museum of Modern Art di New York, è stata aggiudicata per 650mila sterline, contro una stima di 800mila.

Nonostante ciò, in tutta la vendita non sono mancate offerte vivaci e diversi lotti a sette cifre hanno ottenuto buoni risultati. Tra questi, «Complexe» di František Kupka, venduto dalla collezione di Sean Connery a beneficio della fondazione intitolata al defunto attore. Una sfida a tre a colpi di offerte ha portato il lotto a superare la stima massima di 2,8 milioni di sterline e alla fine è stato aggiudicato per 3,8 milioni di sterline a un offerente collegato al telefono con la specialista Tessa Kostrzewa.

Nel frattempo The Now (che, rispetto alle vendite equivalenti di Phillips e Christie’s si presenta molto più curata e in linea con i gusti della critica e del mercato) fa pensare che il contratto mercato ultracontemporaneo non è ancora in procinto di esaurirsi, anche se lo slancio si è perso per strada.
In asta hanno fatto il loro debutto due artisti: Mohammed Sami, protagonista fino al 28 maggio di una mostra al Camden Arts Centre acclamata dalla critica, che con «Family Issues I» (2019) ha realizzato 355.600 sterline, ed Emma Webster, la cui «Primavera» (2019) è stata venduta a un collezionista asiatico per 320.000 sterline.
IMG2023030217464572_130_130.jpeg
The «Coal Seller» (2020-21) del 25enne Raghav Babbar, l’artista più giovane della serata, ha raggiunto l’incredibile cifra di 480mila sterline, suo nuovo record in asta. In questa sezione molti lotti hanno avuto più di otto offerenti ciascuno, tra cui «Study for the Temptation of Christ» (2019) di Julien Nguyen, che era già passato di mano tre volte in quattro anni e ha ricevuto l’attenzione di 10 offerenti prima di essere battuto a 320mila sterline da un collezionista che ha fatto offerte tramite lo specialista senior Fergus Duff.

In particolare, anche a The Now si è assistito a un’offerta molto alta. Lo stesso collezionista che ha contattato al telefono Jackie Wachter, specialista senior di Sotheby’s a Los Angeles, si è aggiudicato in rapida successione tre dipinti di Cecily Brown, Shara Hughes e Nicolas Party, spendendo 4,4 milioni di sterline nel giro di 20 minuti. Lo stesso acquirente del Sami si è portato a casa anche «Muliro Gardens (baboons)» (2016) di Michael Armitage (la seconda opera dell’ambìto artista sostenuto da White Cube ad essere battuta all’asta) che a 1,5 milioni di sterline ha fatto registrare il record dell’artista.

Tra le opere più gradite in questa sezione figurava quelle dell’esponente dell'Estetica Relazionale Philippe Parreno, meno orientato al commercio e più noto per le sue installazioni che si occupano un’intera stanza piuttosto che per oggetti vendibili. La sua scultura di luce «Marquee M1535» (2015) ha ricevuto un’accoglienza alquanto piatta rispetto all’entusiasmo generato dai dipinti che l'avevano preceduta, ed è stata battuta a 160mila sterline, vicino alla stima minima di 150mila, con due sole offerte. La sua presenza però ha fatto intuire il potenziale di questa vendita nel definire i gusti, oltre che nel seguirli.

«Family Issues I» di Mohammed Sami (2019). Cortesia di Sotheby’s

«Ib Reading» (1997) Lucian Freud. Cortesia di Sotheby’s

Kabir Jhala, 02 marzo 2023 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Secondo il rapporto Art Basel/UBS, a causa di «inflazione e guerre», lo scorso anno si è registrato un calo delle vendite di opere di altissimo valore ma anche un aumento del volume delle transazioni

Le aste del XX e XXI secolo e di arte surrealista sono aumentate del 18,5% in valore rispetto a marzo 2023

In un momento particolarmente cruciale, il focus della fiera sul Sud del mondo consente alle gallerie di presentare opere d’arte sulla Palestina

L’opera, di soggetto biblico, è stata recentemente offerta in una vendita online per soli 10mila euro. Va in vendita da Sotheby’s a Londra a dicembre

Record per Kandinskij all’asta di Sotheby’s a Londra: 37 milioni di sterline | Kabir Jhala

Record per Kandinskij all’asta di Sotheby’s a Londra: 37 milioni di sterline | Kabir Jhala