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Michael Sweerts, lo «Studio dell’artista», venduto a 12 milioni di sterline © Christie’s

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Michael Sweerts, lo «Studio dell’artista», venduto a 12 milioni di sterline © Christie’s

Record per Beato Angelico, ma anche tanti invenduti nelle aste londinesi

I risultati degli Old Masters di Christie’s (quasi 54 milioni di sterline) e Sotheby’s (39 milioni di sterline) per un totale di una novantina di pezzi proposti, di cui 27 non aggiudicati

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Simone Facchinetti

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Non c’è stata gara tra le due principali case d’aste londinesi, Christie’s e Sotheby’s, che nelle aste serali del 5 e 6 luglio hanno celebrato gli incanti più attesi della stagione. Christie’s ha raccolto quasi 54 milioni di sterline, Sotheby’s 39 milioni. Il numero dei lotti era molto simile (40 contro 49) ma la qualità no. Per fortuna la qualità continua a pagare e lo si è visto in modo plastico di fronte a un capolavoro del periodo romano di Michael Sweerts, lo «Studio dell’artista», stimato 2-3 milioni ma che è volato fino a 12 milioni (lotto 6, Christie’s). Avendolo mangiato con gli occhi nella preview parigina posso dire che è un dipinto conservato in modo eccellente, non parliamo del soggetto, con il pittore seduto al cavalletto circondato da una cascata di anticaglie e gli amici che ciondolano alle sue spalle, oltre alla musa nelle vesti di sarta vestita di bianco e azzurro puntata dal garzone di bottega…

Non c’era nulla di lontanamente paragonabile allo Sweerts di Christie’s, tranne i due piccoli ritratti di Rembrandt (lotto 11, Christie’s), che difatti sono andati ben oltre la stima di 5-8 milioni (costo finale 11.235.000). Una menziona a parte la merita Beato Angelico (lotto 24, Christie’s) la cui crocifissione su tavola, venduta a 5 milioni di sterline, è il nuovo record del mondo dell’artista, che comunque già partiva da una stima di 4-6 milioni. Si sono difesi anche El Greco (lotto 21, Christie’s, venduto a 6.290.000 sterline, stima di 6-8 milioni), Rubens (lotto 17, Christie’s, venduto a 1.008.000 sterline, stima 600-800mila) e un busto in marmo Canova (lotto 33, Christie’s, venduto a 3.549.000, stima 2,5-4 milioni).

Le quotazioni di Artemisia Gentileschi continuano a salire. Una sua «Allegoria della scultura» stimata 300mila-400mila sterline (lotto 28, Christie’s) ha moltiplicato per sei la base d’asta (1.855.000 sterline). Qui si possono fare un paio di ipotesi: o non ci credevano fino in fondo, oppure ci hanno solo provato. In ogni caso questa volta è andata bene, sarà più dura al prossimo giro. Il numero degli invenduti rimane troppo alto per un’occasione importante come questa, qualcosa non deve essere andato per il verso giusto (11 invenduti da Christie’s). Tolti una manciata di lotti la selezione dell’asta Sotheby’s anche solo qualche anno fa non si sarebbe meritata la posizione serale. Alcune conferme, pochissimi spunti, qualche risultato imbarazzante, 16 invenduti. Ma il mercato gira (e lasciamolo girare).

Michael Sweerts, lo «Studio dell’artista», venduto a 12 milioni di sterline © Christie’s

Simone Facchinetti, 07 luglio 2023 | © Riproduzione riservata

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