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Roberta Bosco
Leggi i suoi articoliDopo quattro mesi di intenso lavoro, il Museo del Prado di Madrid ha presentato il restauro del ritratto di Felipe IV a cavallo, uno dei capolavori di Velázquez, realizzato per il Salón del Reino del Casón del Buen Retiro, uno spazio concepito per l’esaltazione della monarchia spagnola attraverso «la serie delle 12 battaglie vinte dalla Spagna durante il regno di Felipe IV, le 10 tele di Zurbarán con le fatiche di Ercole, simbolo della virtù e la forza d’animo del monarca, e i ritratti della famiglia reale. Stiamo restaurando tutte le opere di questa sala, ma questa, realizzata tra la fine del 1634 e l’inizio del 1635, è la più importante. Con questo ritratto posto a fianco di quello di suo padre Felipe III, di sua moglie Isabella di Borbone e di suo figlio, Baltasar Carlos, l’erede, il re vuole mostrare l’importanza e la continuità della monarchia», ha spiegato María Álvarez Garcillán, responsabile del restauro che ha permesso di recuperare la ricchezza cromatica e la struttura originale di un’opera danneggiata dal tempo e degli interventi umani.
«Data la sua importanza l’opera era abbastanza ben conservata, ma con il tempo le pitture si ossidano privando il quadro della sua luminosità e rendendolo opaco e giallognolo» ha affermato la restauratrice, sottolineando che Velázquez s’incaricò di tutto il programma decorativo della sala. Fu proprio questo il motivo di uno dei principali problemi del restauro: il trattamento delle fasce laterali aggiunte dal pittore stesso al formato originale per adattarlo all’architettura del Salone. Queste aggiunte causarono la sovrapposizione dell’angolo inferiore sinistro con la piccola porta d’ingresso. Come per il ritratto di Isabella di Borbone, la soluzione fu ritagliare il frammento che ostruiva il passaggio e fissarlo alla porta stessa, consentendone l’apertura.
Quando intorno al 1770 le opere furono trasferite nel Palazzo Nuovo (oggi Palazzo Reale), i ritratti furono collocati su una nuova tela di rinforzo e l’angolo tagliato fu ricucito al dipinto, lasciando una piccola ma visibile cicatrice. «Le tracce di questo processo sono ancora visibili, ma ridotte al minimo: la sutura che univa il frammento è stata rimossa, così come lo stucco che lo ricopriva e il dipinto è stato rinforzato nelle aree vulnerabili, migliorandone la leggibilità», precisa Álvarez Garcillán.
La reintegrazione cromatica è stata realizzata tenendo conto delle differenze di stato di conservazione delle varie parti della superficie pittorica. «Il risultato è un’opera equilibrata e armoniosa, che permette di ammirare la maestria assoluta di Velázquez e il suo debito nei confronti di Tiziano» ha assicurato Miguel Falomir, direttore del Museo del Prado. Infatti in questo ritratto equestre, invece di esaltare il potere attraverso il dinamismo, opta per una rappresentazione serena, ispirata a «Carlo V a Mühlberg» di Tiziano, in cui il paesaggio aperto e il cielo sono al centro della scena. Velázquez raffigura il monarca di profilo, a cavallo, con indosso una fascia, un copricapo e un’armatura, sullo sfondo di un paesaggio campestre che, oltre a rafforzare il legame tra il re e il suo territorio, fornisce una dimensione naturalistica che contrasta con la rigidità di altri ritratti di corte.
L’angolo inferiore sinistro della tela, dove Velázquez solitamente colloca un foglio di carta per firmare le sue opere, appare bianco. Si tratta di un gesto deliberato: l’artista afferma che il suo stile e la sua tecnica sono così riconoscibili da non rendere necessaria la firma. «Questa decisione conferma la maestria del pittore, che non ha delegato nulla alla sua bottega, ma si è incaricato personalmente dell’intera esecuzione dell’opera», sottolinea la restauratrice.
Il restauro è stato possibile grazie all’appoggio economico della Fundación Iberdrola che dal 2010 finanzia i programmi di conservazione e restauro del Prado e quattro borse di studio annuali per giovani restauratori.

Diego Velázquez, «Ritratto di Felipe IV a cavallo», 1634-35, Madrid, Museo del Prado (prima del restauro)

Diego Velázquez, «Ritratto di Felipe IV a cavallo», 1634-35, Madrid, Museo del Prado (dopo il restauro)
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