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Carla Cerutti
Leggi i suoi articoliScandicci (Firenze). Scandicci apre i suoi luoghi più rappresentativi all’arte della ceramica contemporanea e lo fa rendendo omaggio, fino al 3 dicembre, a due artisti, padre e figlia, strettamente legati alla cittadina, dove vivono e lavorano: Paolo e Paola Staccioli. La mostra «Passaggi», curata da Marco Tonelli, colloca in un itinerario poetico e, al contempo, reale le grandi figure del padre, in bronzo e ceramica, e le più piccole invenzioni domestiche della figlia all’interno e all’esterno dell’Auditorium, nel grande piazzale della Resistenza e alla fermata della Tramvia che collega Firenze a Scandicci. Sculture giganti, che rappresentano figure del mito e figure del quotidiano, accolgono i viaggiatori in arrivo e in partenza, mentre guerrieri, guerriere e cavalli su ruote, anch'essi in bronzo, sono messi a guardia del piazzale antistante il Nuovo Centro, realizzato nel 2013 su progetto dell'architetto Richard Rogers, e accompagnano il visitatore fino alla grande hall dell'Auditorium, dove una piattaforma in legno è affollata da 40 figure in ceramica dipinta a lustro di Paolo e da 15 gruppi di oggetti in ceramica smaltata di Paola. Il catalogo, con testi del curatore, di Antonio Natali e Ornella Casazza, è pubblicato dalla casa editrice Gli Ori.
La mostra è promossa dal Comune di Scandicci, con il contributo della Regione Toscana e della Città Metropolitana di Firenze, in collaborazione con Fondazione Museo di Montelupo Fiorentino e del Centro Pecci di Prato.

Un'opera di Paola Staccioli

Un'opera di Paolo Staccioli
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