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Maria Letizia Paiato
Leggi i suoi articoliAllo Sferisterio di Macerata si celebra, dal 18 luglio al 10 agosto, la 61ma edizione del Macerata Opera Festival. La creatività contemporanea tornerà così a riempire il salotto all’aperto delle Marche. Simbolo della città, costruito tra 1823 e 1829 per ospitare alcune pratiche sportive in uso nell’Ottocento, tra cui il gioco del «pallone col bracciale», lo Sferisterio, capolavoro dello stile neoclassico, dalla fine del XIX secolo è palcoscenico di rappresentazioni teatrali e opere liriche en plein air, un grande spazio d’arte performativa dove dal 1967 si svolge uno dei più importanti e longevi Festival dedicati all’opera.
Monumento della bellezza architettonica da una parte e della bellezza in scena dall’altra, l’arena Sferisterio, definita «officina delle meraviglie», rende con la sua acustica naturale l’esperienza del Macerata Opera Festival unica nel suo genere. Da questa edizione la manifestazione ha una nuova governance, formata dalla sovrintendente Lucia Chiatti e dal direttore artistico Marco Vinco, basso baritono cui si deve anche la nuova immagine del cartellone lirico ispirata al mondo dei cartoon per rendere più accogliente e inclusivo il volto dell’opera. Apre la stagione l’operetta «La vedova allegra» di Franz Lehár (18 e 27 luglio, 2 e 9 agosto), con la regia di Arnaud Bernard, artista noto per la capacità di rileggere i grandi classici con rispetto e innovazione. Del team artistico fanno parte Riccardo Massironi, stage e concept designer con un’ampia esperienza in teatro e nelle serie tv, Maria Carla Ricotti, docente e costumista con una grande passione per i materiali più raffinati e l’alta sartoria, e Gianni Santucci, drammaturgo e regista di prosa, coreografo per danza, grande cinema internazionale e teatro d’opera.
La stagione proseguirà poi con la ripresa del «Rigoletto», proposto per la prima volta dieci anni fa, a firma del regista Federico Grazzini (debutto il 19 luglio, repliche il 25 luglio, il 3 e l’8 agosto) con la direzione di Jordi Bernacer. Seguirà l’ormai celebre «Macbeth» con la regia di Emma Dante, produzione del 2019, in cartellone dal 26 luglio al 10 agosto, con due repliche l’1 e il 7 agosto, riproposto con la direzione musicale di Fabrizio Maria Carminati. Il 29 luglio sarà la volta della danza con la «Carmen» nella storica produzione «flamenca» della Compagnia Antonio Gades, creata in collaborazione con Carlos Saura, per celebrare i 150 anni dalla prima rappresentazione dell’omonima opera di Bizet e portare allo Sferisterio uno spettacolo ormai entrato nella storia del teatro, pietra miliare dell’estetica contemporanea. Infine l’«Opera Gala» il 31 luglio, concerto lirico che coinvolgerà alcuni artisti delle tre opere del Macerata Opera Festival 2025 in una esibizione dei brani più celebri e significativi di «Vedova Allegra», «Rigoletto» e «Macbeth».