Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliRimini. Niente da fare, alla fine gli eredi di Federico Fellini e della moglie Giulietta Masina hanno detto no e gli organizzatori della Biennale del disegno di Rimini sono stati costretti a disallestire la mostra già completa, relativa ai 42 disegni erotici (raffigurano un uomo che dialoga con il proprio alter ego, rappresentato da un gigantesco fallo) che il regista romagnolo aveva realizzato mentre girava il film «Casanova» (1976).
Chi ha visitato la rassegna della Biennale «Profili dal mondo. Da Guido Reni a Francis Bacon, da Andrea Pazienza a Kiki Smith» nelle ore precedenti l’inaugurazione, pochi giorni fa, quei disegni ha potuto vederli solo da lontano: l’ingresso alla sala allestita era infatti bloccato da un tavolo con una edizione gigante de Il libro dei sogni e un cartello recante la scritta «In attesa di autorizzazione della Siae». Autorizzazione mai giunta per questi disegni inediti che Fellini regalò poi al poeta collaboratore Tonino Guerra, nonostante in un primo tempo gli eredi a quanto pare fossero disponibili a mostrare il «tesoro». Ma poi alla Siae, spiega l’assessore Pulini, «è giunto un diniego concettuale e di pensiero da parte degli eredi e abbiamo dovuto cambiare».
Gli eredi da parte loro fanno sapere che quelle immagini «non rappresentano l’universo sessuale di Federico Fellini». Non c’è stato dunque nulla da fare e l’assessore alla cultura del Comune, Massimo Pulini, anche cocuratore della Biennale (è uno storico dell’arte), ha dovuto ripiegare sulla esposizione di alcuni disegni erotici del regista già noti, conservati nel patrimonio comunale dopo il fallimento, alcuni anni fa, della Fondazione Fellini.
Dal catalogo, già ovviamente stampato e distribuito alla stampa, è stato necessario strappare le due pagine relative a questa esposizione. La Biennale comprende 26 esposizioni in tutta la città, visibili fino al 10 luglio.

I disegni erotici di Federico Fellini sono stati ritirati dalla mostre e nel catalogo, già stampato, è stato necessario strappare le pagine in cui comparivano
Altri articoli dell'autore
Nel Museo Archeologico Regionale si esplora l’influenza delle radici mediterranee dell’artista spaziando dall’analisi di tecniche come ceramica, incisione e design scenografico fino ad approfondimenti legati alla poesia, al rapporto con fotografi del suo tempo, ai legami con l’Italia, la letteratura e il teatro
L’installazione site specific dell’artista vicentino si ispira alla celebre fonte d’acqua locale «La Bollente» per dialogare con gli oggetti custoditi nel Museo Civico Archeologico
A Modena le opere del poeta in rapporto alle immagini per illustrarle e ai legami con intellettuali e collezionisti
Al Museo Civico Medievale di Bologna libri d’artista accanto ad antiche edizioni illustrate