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Nel tunnel più lungo del mondo

Mariella Rossi

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Lo scorso settembre negli spazi dedicati alla collezione permanente del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto è stata presentata (fino al 20 novembre) l’installazione «La classe sterile» del giovane artista svizzero Pascal Schwaighofer

L’opera è nata da una riflessione sull’altorilievo «Vittime del lavoro» con cui Vincenzo Vela celebrò il primo traforo ferroviario del San Gottardo (1872-82) e i minatori deceduti durante la titanica impresa del tunnel più lungo del mondo. L’occasione per realizzare la nuova opera, composta da una serie di calchi in gesso di arnie, e per ricordare quella di Vela situata nella stazione di Airolo, è stata il taglio del nastro lo scorso primo giugno della nuova galleria di base del San Gottardo, il traforo ferroviario ad alta velocità più lungo del mondo, parte del progetto svizzero AlpTransit, aperto al traffico commerciale il prossimo dicembre. In omaggio ad AlpTransit il Museo Vincenzo Vela ha dedicato il settimo volume della collana Casa d’artisti. Quaderni del Museo Vincenzo Vela alle «Vittime del lavoro» dello scultore ticinese.

Con il sottotitolo Genesi e fortuna critica di un capolavoro, la pubblicazione analizza l’opera del 1882, tra i primi monumenti europei dedicati alla classe operaia e alla dignità del lavoro, attraverso un approfondito lavoro di ricerca condotto per oltre due anni e mezzo dagli storici dell’arte Gianna A. Mina, Giorgio Zanchetti, Gian Casper Bott e Federico Masedu, che inseriscono l’opera e l’autore nel panorama artistico europeo coevo, dagli storici Marco Marcacci e Nelly Valsangiacomo, che illustrano il contesto storico e geopolitico nazionale e internazionale con riferimento a trafori coevi, e dal pubblicista e critico Vito Calabretta, che s’interroga infine sul significato di monumento pubblico oggi. Il Quaderno contiene anche una poesia del poeta ticinese Yari Bernasconi ispirata all’altorilievo. L’opera di Schwaighofer è invece accompagnata da un catalogo illustrato, con un saggio critico della storica dell’arte Edith Krebs e un dialogo tra l’artista e l’economista Christian Marazzi sulle implicazioni sociali ed economiche del lavoro.

Mariella Rossi, 17 ottobre 2016 | © Riproduzione riservata

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