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Federico Florian
Leggi i suoi articoli«Tutta l’arte è stata contemporanea», ricorda un’opera di Maurizio Nannucci sulla soglia della Gam di Torino. Si tratta di uno dei suoi neon-aforismi più noti. Ma Nannucci, oltre che artista, è anche curatore e collezionista. Nel 1974, insieme ai colleghi Paolo Masi, Mario Mariotti, Giuseppe Chiari, Massimo Nannucci, Alberto Moretti, Alberto Mayr e Gianni Pettena, fondò a Firenze, la sua città natale, lo spazio espositivo non profit Zona, attivo fino al 1985.
Da quella esperienza sono nati gli Zona Archives, una miscellanea di libri, lavori audio, poesia concreta ed ephemera di vario genere. Questa singolare collezione, raccolta da Nannucci negli anni, è in mostra al Museion dal 18 settembre al 7 gennaio, negli spazi della Collezione Studio al secondo piano. Intitolata «Top Hundred», curata da Andreas Hapkemeyer e prodotta in collaborazione con il Museo Marino Marini di Firenze (che la ospiterà a inizio 2016), la mostra include dischi, edizioni, libri d’artista e riviste, raccontando una parastoria dell’arte degli ultimi cinquant’anni.
Tra gli autori degli oggetti esposti, Stefano Arienti, Archigram, Joseph Beuys, James Lee Byars, Maurizio Cattelan, Gianni Colombo, Cerith Wyn Evans, General Idea, Rodney Graham, Lucio Fontana, Katharina Fritsch, Damien Hirst, Joseph Kosuth, Sol LeWitt, Gordon Matta-Clark, Cildo Meireles, Yoko Ono, Giulio Paolini, Richard Prince, Ed Ruscha e molti altri. Accompagnano l’esposizione un’installazione sonora di Nannucci e alcuni lavori di piccole dimensioni realizzati con il neon.
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