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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliÈ un trittico lungo tre metri, dipinto a olio su tela nel 1975 da Joan Mitchell, si intitola «Canada II», Jane Livingston l’ha definita «una delle opere che segnano l’ascesa di Mitchell a un livello che pochi artisti hanno raggiunto». Dipinta un anno dopo la sua personale al Whitney Museum of American Art, è la seconda delle cinque opere della serie «Canada», una delle quali è nella collezione del Guggenheim di New York, ed è uno dei tre top lot della Modern & Contemporary Art Evening Sale di Phillips a Londra il 6 marzo. Con una stima di 3-5 milioni di sterline, alterna sulla sua superficie pennellate dense, scure, agitate e cariche di energia a più quiete campiture di colore bianco. «Penso al bianco come all’inverno. Neve. Spazio. Freddo. Penso alla neve del Midwest, ombre blu ghiaccio», affermava l’artista a proposito del suo lavoro. Velocità, potenza, grazia ed equilibrio caratterizzano la sua arte come la sua carriera sportiva di pattinatrice artistica su ghiaccio. «I suoi ricordi del pattinaggio erano profondamente intrecciati con il drammatico paesaggio canadese. Sarebbe tornata in Canada molti anni dopo con Riopelle, nei primi giorni della loro lunga e tempestosa relazione», si legge nella sua biografia scritta da Patricia Albers. I paesaggi di Mitchell rispecchiano una dimensione interiore, evocata dal ricordo e da sensazioni fisiche come la luce, il movimento e il suono. Tra le più importanti esponenti dell’Espressionismo astratto, il suo record d’asta è stato registrato conun dipinto senza titolo del 1959 venduto a 29,2 milioni di dollari da Christie’s nel novembre 2023, in un momento di grande interesse per il suo lavoro dimostrato dai musei, dal mercato e dagli appuntamenti culturali di più ampio raggio.

Joan Mitchell, CANADA II , 1975, Stima: £ 3.000.000 - 5.000.000
È uno dei trentuno lotti offerti nell’asta serale londinese che Phillips dedicata al moderno e al contemporaneo. Il secondo top lot del catalogo è «Pattya», un acrilico e pastello a olio su tela realizzato nel 1984 da Jean-Michel Basquiat, anch’esso sfiora i tre metri (204,2x270,8 cm). Dipinto all’apice del suo successo, questo lavoro, per la prima volta all’asta, è lontano nel soggetto e nella composizione dalla caotica scena underground newyorkese cui l’artista è più strettamente associato. Raffigura l’omonima città sulla costa orientale del Golfo di Thailandia, «è una riflessione profondamente personale sul tour in giro per il mondo attraverso Giappone, Thailandia e Svizzera intrapreso da Basquiat e da Lee Jaffe l’anno precedente, Pattya è una ricca testimonianza di questa avventura irripetibile e della gamma intellettuale e della profondità del pensiero di Basquiat», spiegano da Phillips. Attraverso grandi pennellate e colori puri, non mescolati, distribuiti in modo architettonico, «Basquiat trasforma la distesa bianca che circonda il motivo centrale in una zona di possibilità. “Pattya” registra un luogo letterale e il tempo trascorso lì da Jaffe e Basquiat; ma significa anche la serie molto più nebulosa e complessa di associazioni mentali che rappresentano l’idea stessa di Pattaya per l’artista. Sebbene Basquiat e Jaffe abbiano raggiunto il loro remoto paradiso, il viaggio ha anche messo in luce gli effetti della rapida globalizzazione di massa degli ultimi decenni del XX secolo, svelando alla coppia sensibile, intellettualmente introspettiva e socio-politicamente impegnata una storia molto più lunga e travagliata di imperialismo coloniale e culturale e di sfruttamento dei popoli sotto il capitalismo».

Jean-Michel Basquiat, Pattya, 1984, Stima: £ 2.000.000 – 3.000.000

Pablo Picasso, Testa d'uomo e nudo seduto , 15 novembre 1964, Stima: £ 1.500.000 - 2.000.000
Il terzo top lot è una piccola «Tête d’homme et nu assis» dipinta su tela da Picasso nel 1964. Misura 38,1x55 cm e appartiene alla serie di opere della tarda maturità dedicata alla complessa intimità del rapporto tra artista e modella. La tavolozza è dominata da grigi cremosi, rosa e bianchi, bilanciati da piccoli inserti di verde smeraldo, sono le tonalità associate in particolare all’ultima grande musa di Picasso. Il maestro spagnolo si era da poco sposato con Jacqueline Roque. «La fusione di arte ed erotismo si estende oltre la semplice risoluzione di un problema pittorico e tocca riflessioni personali più complesse sul desiderio maschile e l’invecchiamento, la relazione tra virilità e creatività e la questione della sua stessa eredità artistica. Le due figure separate da espressive ondate di pittura, mettono in scena il dolore straziante del desiderio, la volontà di dissolvere i confini che separano sé e l’altro». Tra i lotti in catalogo anche un «Concetto spaziale, Attese» di Lucio Fontana del 1958-1960, rosso, con due tagli, misura 80,5x84,4 cm e ha una stima 1-2 milioni di sterline. «Rara opera sagomata della serie dei Tagli, la caratteristica tela curvo-quadrilatera obliqua rappresenta una delle sole undici opere mai realizzate in questa forma e colore, una di esse è in prestito al Metropolitan Museum of Art di New York dalla Collezione Prada di Milano». Con stime sopra il milione, infine, anche « Lester’s Sister (My Brain)» di Christopher Wool del 2000 (1,2-1,8 milioni di sterline) e « Personnages devant une porte et main» di Le Corbusier del 1931 (950mila-1,2 milioni di sterline).

Le Corbusier, Personnages devant une porte et main, 1931, £ 950.000 - 1.200.000

Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attese, 1958-1960, £ 1.000.000 - 2.000.000
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