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Manuele Cerutti solitario e magnetico da Guido Costa

Il nuovo ciclo pittorico che amplia e approfondisce la riflessione dell’artista sul rapporto tra corpo, oggetto e rappresentazione

Alla Guido Costa Projects di Torino, Manuele Cerutti presenta LEI, un nuovo ciclo pittorico che amplia e approfondisce la sua riflessione sul rapporto tra corpo, oggetto e rappresentazione (dall’1 nnovembre a febbraio). L’artista torinese (1976) prosegue idealmente il percorso avviato con Motus naturalis (2018) e Quem genuit adoravit (Collezione Maramotti, 2024), spostando il baricentro della sua pittura dal silenzio delle nature morte alla vitalità ambigua della figura umana. Al centro dell’esposizione si trova una grande composizione in forma di retablo, articolata in pannelli di diverse dimensioni disposti attorno a una tavola principale. È qui che prende forma lei, la figura femminile che dà titolo al progetto: presenza solitaria e magnetica, immersa in un paesaggio di oggetti, sculture e strumenti che evocano pratiche alchemiche e rituali artistici. In questo spazio sospeso, la scena sembra oscillare tra realtà e mito, devozione e inquietudine. La pittura di Cerutti, riconoscibile per la cura delle velature e la densità del dettaglio, si apre a una dimensione più narrativa e simbolica, dove ogni gesto diventa metafora della creazione stessa. LEI è un’opera di costruzione lenta e pensata, in cui la tradizione del quadro devozionale incontra un linguaggio contemporaneo capace di trasformare la materia in pensiero visivo.

Carlino Corezzi, 29 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

Manuele Cerutti solitario e magnetico da Guido Costa | Carlino Corezzi

Manuele Cerutti solitario e magnetico da Guido Costa | Carlino Corezzi