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L’ombelico di Teotihuacan

Antonio Aimi

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A Teotihuacan, di fronte alla Piramide della Luna è stato rinvenuto un cortile (25x25 m circa) contenente 10 piccoli altari

Gli scavi hanno consentito il ritrovamento di fosse con 5 stele di pietra verde prive di rilievi o incisioni, cosa abbastanza insolita per la Mesoamerica, che probabilmente sono state scolpite in una roccia proveniente dalla regione di Puebla.

Le stele, alte da 1,25 a 1,50 m e con un peso che varia da 500 a 800 kg, erano state collocate a quattro metri di profondità, ma è probabile che, originariamente, si trovassero nei templi che coronavano la piazza e che furono poi sistemate in queste fosse in modo che la sacralità di cui si erano imbevute nei rituali fosse protetta e continuasse a irradiarsi nella città. All’interno del cortile sono stati scoperti anche 4 canali che vanno verso i punti cardinali che dividono il piano orizzontale e una serie di piccoli pozzetti contenenti sassolini di fiume.

Verónica Ortega Cabrera, direttrice dello scavo iniziato nel 2015, ha dichiarato: «Ci troviamo di fronte a un nuovo ombelico della città, centro del cosmo, che unisce l’Inframondo con la volta celeste». Inoltre, aprendo pozzi di sondaggio nella piazza della Piramide della Luna e utilizzando il georadar gli archeologi hanno scoperto che tutta l’area era punteggiata da almeno 400 pozzetti di 20-25 cm di diametro e profondi 30 cm e presentava fosse con stele che furono aperte e chiuse in continuazione per almeno quasi 500 anni, come dimostrano i frammenti di ceramica del materiale di riempimento.

Queste scoperte non solo mostrano che originariamente (100 a.C.-350 d.C.) la piazza della Piramide della Luna era più piccola di quella attuale ma restituiscono un’immagine di questo spazio molto diversa da quella delle fasi finali della cultura Teotihuacan (350-550 d.C.). Pare evidente che tutto il complesso appena scoperto rappresenti un codice simbolico associato ai rituali della pioggia, dato che, come suggerisce Ortega Cabrera, nella stessa area sono state ritrovate le più grandi statue di Chalchiuhtlicue, la dea delle acque terrestri.

Antonio Aimi, 16 giugno 2016 | © Riproduzione riservata

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L’ombelico di Teotihuacan | Antonio Aimi

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