«Rabbino di Vitebsk» o «Rabbino n°2» (1914-22) di Marc Chagall (particolare)

Image

«Rabbino di Vitebsk» o «Rabbino n°2» (1914-22) di Marc Chagall (particolare)

L’influenza di Chagall nel ’900

Una mostra al Centro Culturale Candiani analizza l’influenza che l’artista ha avuto su varie correnti artistiche del secolo scorso

«Fatta eccezione per Chagall, tutte le altre opere esposte appartengono al nostro museo. Alcune non sono più visibili da molto tempo perché collocate nei depositi e tutte sono state restaurate per l’occasione»: così Elisabetta Barisoni, responsabile del museo di Ca’ Pesaro, presenta la mostra (di cui è curatrice) «Chagall. Il colore dei sogni», in programma dal 30 settembre al 13 febbraio 2024 al Centro Culturale Candiani di Mestre.

Punto di partenza ineludibile il «Rabbino di Vitebsk», tra i capolavori di Ca’ Pesaro e messo a confronto con l’infuocato villaggio proveniente dall’Albertina di Vienna, dove i protagonisti si involano nel nativo paesaggio di isbe.

Le più significative tra le sei sezioni del percorso espositivo sono quelle dedicate alla religione (in mostra le incisioni per la Bibbia su commissione di Ambroise Vollard) e l’ultima, un trionfo della fantasia con le ricadute su un Félicien Rops e un Mario De Maria fino alle sculture di Claudio Parmiggiani.

L’influenza di Chagall pervade tutte le diverse correnti artistiche del secolo scorso: dal Simbolismo di Odilon Redon o di Gaetano Previati alle prime manifestazioni cubiste, dall’Espressionismo di George Grosz alla disgregazione dell’immagine di Carlo Hollesch, protagonista delle Biennali degli anni Cinquanta, poi caduto nell’oblio e in questa occasione riproposto.

Fino al Surrealismo di Max Ernst, per il quale Chagall era un riferimento imprescindibile. Tra i capolavori in prestito, spiccano «Il sogno blu» da Budapest e l’«Amante» da Gerusalemme, con il volo di una coppia che si libra gioiosamente nell’etere. L’amore: una ricorrenza trasversale a tutta la sua esistenza.
 

«Rabbino di Vitebsk» o «Rabbino n°2» (1914-22) di Marc Chagall (particolare)

Lidia Panzeri, 27 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Il restauro si concluderà nel 2027, con un preventivo di spesa di 6,7 milioni di euro. Da dicembre una nuova illuminazione della facciata

Ca’ Rezzonico-Museo del Settecento Veneziano espone 36 miniature su avorio dell’artista italiana più celebre nell’Europa del Settecento

Dopo un lungo oblio ritorna in Laguna, all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, l’artista che dipinse una Venezia mondana e autentica

Chiuso da novembre, il Museo del Settecento veneziano restaura le sue opere e prepara una mostra sul maestro del vetro Lino Tagliapietra e, in ottobre, sulle miniature su avorio di Rosalba Carriera. Nel 2024 sarà la volta del restauro del Salone da ballo (a museo aperto)

L’influenza di Chagall nel ’900 | Lidia Panzeri

L’influenza di Chagall nel ’900 | Lidia Panzeri