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Redazione GdA
Leggi i suoi articoliDa Benappi, la zoologia visionaria di nove artisti moderni e contemporanei
Un bestiario moderno e contemporaneo occupa sino al 27 febbraio la galleria Benappi. Il titolo della mostra, «Zoote», si riferisce al termine con il quale nell’antica Grecia venivano indicate le decorazioni pitonate o a macchia di leopardo, motivi che nei secoli raggiungeranno le passerelle di moda con Christian Dior.
Il genere animalier ha conosciuto fortune e fasi diverse nella storia dell’arte: da un lato, soprattutto nel Medioevo, l’iconografia zoologica stava a indicare vizi, virtù e caratteri dell’essere umano (basti pensare ai primi versi della Divina Commedia); dall’altro è stato considerato a lungo un tema decorativo, tra nature morte e scene di caccia. Oggi molti di questi rimandi e altri significati s’intrecciano nell’opera degli artisti che trattano questo tema.
Cronologicamente, la mostra inizia con un bronzo di Rembrandt Bugatti, protagonista dell’Art Déco, e si chiude con le ultime generazioni, rappresentate da Paolo Grassino con le sue inquietanti apparizioni di cervi e cani, e Quentin Garel, figlio d’arte le cui sculture evocano il clima di un visionario museo di scienze naturali. C’è chi ha utilizzato gli animali (in questo caso una piramide di elefanti) tra ironia e calembour, ed è il caso di Aldo Mondino, chi persegue un iperrealismo basato su uno straordinario virtuosismo tecnico (come nelle ceramiche di Bertozzi & Casoni), chi si ispira alla zoologia fantastica di Jorge Luis Borges, come Nicola Bolla con le sue sculture di cristalli e carte da gioco, e chi attinge alla visionarietà del fumetto, dell’illustrazione ma anche di certa minuzia fiamminga come Agostino Arrivabene.
La mano di un curatore sensibile ai diversi versanti della contemporaneità, anche alla luce di un dosato ecumenismo nella compresenza di tendenze diverse, si vede con l’inclusione in mostra di artisti come Polly Morgan, britannica nota per i suoi rettili tassidermizzati, e Wim Delvoye, che, tatuandoli, ha mutato in opere d’arte dei maiali: l’artista belga è degno erede della tradizione grottesca e fantastica che ha caratterizzato l’arte del suo Paese d’origine.
In catalogo (Allemandi), testi di Leonardo Caffo e Vincenzo Santarcangelo.
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