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«Rinoceronte», 1515, di Albrecht Dürer. Courtesy Kunstmuseum Bern

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«Rinoceronte», 1515, di Albrecht Dürer. Courtesy Kunstmuseum Bern

La scrittura e l'immagine al Kunstmuseum di Basilea

Una settantina di opere su carta, tra cui 10 incisioni di Dürer e 10 di Holbein

Bianca Bozzeda

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Basilea (Svizzera). Dal 18 gennaio al 12 maggio il Kunstmuseum di Basilea presenta «La scrittura e l’immagine», una mostra di circa 70 opere su carta realizzate tra il XV e il XVII secolo, tra cui 10 incisioni di Albrecht Dürer e altrettante di Hans Holbein. L’esposizione è dedicata al legame tra scrittura e composizione grafica, che si sviluppa soprattutto in seguito all’invenzione della stampa a caratteri mobili introdotta da Johann Gutenberg a metà Quattrocento.

La forma delle lettere diventa oggetto di studio degli artisti, che arrivano a introdurla nelle loro incisioni fino a dare vita ad alfabeti biomorfici (peraltro già ampiamente diffusi durante il Medioevo). Le firme stesse degli autori vengono ridotte a monogrammi che rievocano i marchi d’oreficeria, come nel caso della celebre firma di Albrecht Dürer.

Nello stesso periodo, alcuni artisti arrivano addirittura a trasformare le proprie iniziali in piccoli rebus: il pittore mantovano Dosso Dossi, ad esempio, si divertiva a firmare le proprie opere disegnando una D attraversata da un osso.

La parola scritta appare nelle stampe (dalle litografie alle acqueforti) sia come elemento decorativo, sia come spiegazione nelle legende delle carte geografiche (sono 6 quelle esposte nella mostra), oppure sotto forma di dialogo tra i personaggi, facilitando la comprensione dell’opera o animandone la scena.

Le opere esposte nel piano ammezzato del Kunstmuseum provengono dal Gabinetto di disegni e stampe, compreso un esemplare del celebre «Rinoceronte» di Dürer, realizzato nel 1515, dove al disegno si aggiunge la descrizione dell’animale.

Oltre a diverse viste a volo d’uccello della città di Basilea, il Kunstmuseum presenta una cartografia mondiale del 1570 e un calendario dell’anno 1519. Esposto anche un Albero genealogico del 1520 di Hans Holbein.

«Rinoceronte», 1515, di Albrecht Dürer. Courtesy Kunstmuseum Bern

Bianca Bozzeda, 17 gennaio 2019 | © Riproduzione riservata

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