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Maria Luisa Del Río
Leggi i suoi articoliUna recente scoperta nel sito di Áspero, un insediamento costiero appartenente alla civiltà di Caral in Perù, getta nuova luce sul ruolo delle donne in questa antica società. La civiltà di Caral, considerata la più antica delle Americhe, risale a circa 5mila anni fa. Il ritrovamento ha portato alla luce i resti sorprendentemente ben conservati di una donna dell’élite, offrendo preziose informazioni sulle strutture sociali e sulle complesse reti commerciali di una cultura coeva a civiltà come l’antico Egitto e la Mesopotamia.
Il corpo della donna, alto 1,5 m e stimato tra i 25 e i 30 anni al momento della morte, è stato trovato in una tomba preparata con cura e ricoperta da un elaborato ricamo con piume di ara blu (della famiglia dei pappagalli, Ndr). L’eccezionale stato di conservazione del corpo, con pelle, capelli e unghie ancora intatti, è relativamente raro nella regione, dove in genere vengono recuperati solo resti di ossa. La posizione fetale in cui è stata trovata, con le gambe piegate contro il busto, suggerisce pratiche funerarie ritualizzate associate a individui di alto rango.
«Le caratteristiche delle offerte e il trattamento funerario indicano che la donna apparteneva a una classe sociale elevata, ha dichiarato un rappresentante del Ministero della Cultura peruviano, contribuendo ulteriormente a dimostrare il ruolo di primo piano delle donne in questa antica società».
Per quanto riguarda il corredo funerario, al suo interno gli esperti hanno rinvenuto numerosi oggetti di grande valore, tra cui quattro cesti di canna, un ago con incisioni, un guscio di lumaca proveniente dal Rio delle Amazzoni, il becco di un tucano decorato con perline incastonate di colore verde e marrone, un tessuto di lana, una rete da pesca, oltre 30 patate dolci e strumenti per la tessitura. La varietà e la provenienza di questi oggetti sono significative. Il guscio di lumaca proveniente dal Rio delle Amazzoni e il becco di tucano indicano l’esistenza di una vasta rete commerciale che collegava la costa dell’antico Perù con la giungla, mentre la presenza della lana suggerisce legami con le Ande.
Il raffinato tessuto ricamato con piume di ara, che intreccia i fasci di fibre vegetali in cui era avvolto il corpo, è uno dei più antichi esempi di lavorazione delle piume delle Ande. Questo manufatto, insieme al copricapo di fibre intrecciate che adornava il capo della donna, sottolinea l’alto livello di sviluppo delle tecniche specializzate raggiunte dalla civiltà di Caral.
David Palomino, capo archeologo di Áspero, ha dichiarato che «l’utilizzo di questi ornamenti, ricavati dagli uccelli, era sconosciuto fino all’ascesa delle culture Chimú (VIII-XV secolo d.C.) e Inca (XV-XVI secolo d.C.), emerse molto più tardi rispetto alla civiltà Caral (fondata tra il 3000 a.C. e il 1800 a.C.)».
La scoperta si aggiunge ad altre rinvenute sempre a Áspero, tra cui le tombe di due individui di alto rango scoperte nel 2016 e nel 2019 a breve distanza, insieme all’identificazione di 22 complessi architettonici nel sito.
L’importanza di quest’ultimo ritrovamento risiede nel fatto che conferma ancora una volta il ruolo di primo piano rivestito dalle donne nella società di Caral. Come i reperti provenienti da altre antiche culture peruviane di epoche successive, quali la Signora di Cao (400 d.C.) e le Sacerdotesse di San José de Moro (800 d.C.), questa sepoltura evidenzia il ruolo fondamentale delle donne nella struttura sociale, probabilmente con connotazioni religiose, politiche o economiche. Il sito di Áspero, situato a meno di un km dall’Oceano Pacifico, è stato oggetto di intense ricerche negli ultimi vent’anni. Gli archeologi hanno portato alla luce una società che, nonostante la sua antichità e il suo isolamento rispetto alle altre civiltà contemporanee, ha raggiunto un notevole livello di sviluppo culturale specializzato. Le future analisi dei reperti rinvenuti in questa tomba promettono di fornire ulteriori informazioni sulla salute, l’alimentazione e le pratiche funerarie del popolo di Caral, consolidando la sua posizione come una delle civiltà fondatrici delle Americhe.

Un’immagine della donna ritrovata ad Áspero, in Perù. Courtesy Andina Peruvian News Agency