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Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliRoma. L’Abbazia delle Tre Fontane è un complesso monastico che sorge lungo la Via Laurentina, nel luogo dove la tradizione cristiana attesta il martirio di san Paolo, avvenuto nel 67 d.C. per decollazione. Toccando terra per tre volte, il capo dell’apostolo fece sgorgare tre sorgenti d’acqua, le tre fontane che danno il nome al sito. Dal VI secolo una comunità di monaci provenienti dalla Cilicia, odierna Turchia, terra d’origine di san Paolo, fondò qui un monastero, che nel XI secolo venne affidato ai Cluniacensi. Le attuali strutture architettoniche dell’Abbazia risalgono però al XII secolo, momento in cui Innocenzo II la assegnò all’ordine cistercense.
Del complesso, oltre alla Chiesa abbaziale medievale, fanno parte la Chiesa di Santa Maria alla Scala Coeli, edificata da Giacomo della Porta per volontà del cardinale Alessandro Farnese nel 1582, e la Chiesa di San Paolo al Martirio, costruita tra il 1599 e il 1601, sempre su progetto di della Porta.
Mentre le due chiese sono interamente visitabili, l’Abbazia, essendo ambiente di clausura, è solo parzialmente aperta al pubblico. Grazie a un’installazione di realtà virtuale realizzata dalla start up Sfera Productions da oggi sarà possibile entrare negli spazi claustrali abitati dai monaci trappisti. Il primo dei due tour virtuali conduce nell’area della chiesa abbaziale riservata ai soli monaci, nelle cappelle laterali, sino all’altare e ai seggi del coro, mentre il secondo tour dà accesso al magnifico chiostro e al suo giardino centrale. Gli spazi, riprodotti in computer grafica e successivamente implementati in un motore grafico, sono arricchiti dalle voci dei monaci e dai loro canti, rendendo ancora più realistica l’esperienza virtuale.

Il chiostro dell'Abbazia delle Tre Fontane. Foto: Sfera Productions

L'interno della chiesa abbaziale delle Tre Fontane. Foto: Sfera Productions
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