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Lidia Panzeri
Leggi i suoi articoli5 milioni di euro per acquistare la villa nel 2005 e 20 in dieci anni per garantirne la conservazione. Questo l’investimento della Regione Veneto per Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, a pochi chilometri da Padova. Del resto è la più imponente delle ville venete, oltre 4mila se si comprende anche il Friuli dove si trova Villa Manin di Passariano, l’unica in grado di competere per grandiosità d’impianto.
Nel XIV secolo sulle sponde del fiume Brenta fu costruito un castello dei Carraresi, signori di Padova, su un probabile edificio risalente al primo millennio. La trasformazione in villa avvenne alla metà del XVI secolo, su progetto attribuito a Palladio per la nobile famiglia veneziana dei Contarini.
È nel secolo XVII però, con l’aggiunta del grande porticato sul lato destro e della ricca decorazione scultorea che l’edificio assunse il fasto di una reggia barocca in cui si tenevano lussuosi banchetti a cui poteva assistere anche il popolo al di là della cancellata in ferro.
Del Settecento è il tempietto, opera tra le migliori di Tommaso Temanza, mentre risale alla fine dell’Ottocento il vasto parco all’inglese a nord: 40 ettari di boschetti, viali alberati e peschiere. Se all’esterno la villa è dotata di barchesse, peschiere, lago artificiale e ippodromo, non meno articolati sono gli spazi interni, con teatro piccolo e grande e una sequenza di ben 25 sale distribuite su tre piani, spesso trasformate nei secoli.
Tra le più notevoli la sala delle Audizioni, quella della Musica a forma di chitarra rovesciata (un’eccellenza per quanto riguarda l’acustica), la Biblioteca e la curiosa sala delle Conchiglie. Lo stato di degrado, già evidente alla fine del secolo scorso e aggravato dal terremoto del 2012, ha richiesto in questi ultimi anni urgenti interventi sulle murature a rischio crollo e sui tetti per evitare implosioni dei soffitti e infiltrazioni a detrimento degli stucchi e degli affreschi, nonché su lucernai e vetrate.
Altri lavori, sempre da parte della Società Immobiliare Marco Polo Srl, hanno riguardato il riordino della rete di afflusso e scolo delle acque dei canali del parco. Al termine di questi interventi strutturali è stata inaugurata nella villa una mostra sulla pittura veneta di paesaggio tra Otto e Novecento (cfr. lo scorso numero p. 36).
Il prossimo anno si procederà con il restauro degli apparati decorativi: quasi mille metri quadrati di affreschi, i più antichi forse di scuola di Giulio Romano, i più recenti del XIX secolo.
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