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Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliMentre i Marmi Torlonia sono appena giunti al Kimbell Art Museum di Fort Worth con la prima tappa nordamericana della mostra «Myth and Marble: Ancient Roman Sculpure from the Torlonia Collection» (fino al 25 gennaio), a Roma, l’Antiquarium di Villa Albani Torlonia ha riaperto, dopo la pausa estiva, con una novità nell’allestimento.
Si tratta della grande Tazza Cesi, uno dei capolavori assoluti della raccolta, che è andato ad arricchire gli antichi ambienti delle Scuderie della Villa, trasformati, nel 2024, in inedito spazio espositivo. Aperto gratuitamente al pubblico (dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle 13), l’Antiquarium offre una selezione di undici sculture e cinque supporti della Collezione Torlonia, la più vasta raccolta privata di arte antica, romana e greca, esistente al mondo.
Esposte con la cura dell’archeologo Carlo Gasparri, alle sedici opere si è ora aggiunta la Tazza Cesi, monumentale cratere, poggiante su zampe leonine, decorato da un fregio con scene di simposio bacchico. Probabilmente proveniente dagli Horti di Agrippina, che si estendevano dall’estremità più settentrionale del Gianicolo fino alla piana del Vaticano, era in antico utilizzato come fontana. In età medievale si trovava, con tutta probabilità, di fronte a una delle chiese di Trastevere (Santa Cecilia o San Francesco a Ripa). Nel Cinquecento entrò a far parte della Collezione Cesi e nel Settecento della Collezione Albani. Dopo l’acquisizione del complesso da parte del principe Alessandro Torlonia, la Tazza Cesi confluì nella collezione della famiglia e successivamente nel Museo Torlonia alla Lungara. Ora, il prezioso vaso torna a Villa Albani Torlonia a raccontarci «con la sua voce», come dice Carlo Gasparri, «la propria storia».
Intanto, nel Renzo Piano Pavilion del Kimbell Art Museum sono esposti 58 capolavori della Collezione Torlonia, di cui 24 recentemente restaurati con il contributo di Fondazione Bulgari. Fra le sculture esposte figurano il Ritratto di Adriano su busto moderno, l’Hestia Giustiniani, la Fanciulla di Vulci, e i sarcofagi con scene mitologiche come le Fatiche di Ercole. «L’opportunità di presentare al pubblico americano opere di scultura romana antica di tale imponenza è estremamente rara, e noi del Kimbell siamo grati alla Fondazione Torlonia per aver reso possibile questa esperienza unica, ha dichiarato Eric Lee, direttore del museo. Si tratta della prima mostra di scultura romana antica nei cinquantatré anni di storia del Kimbell, resa ancora più straordinaria dal fatto che la leggendaria Collezione Torlonia è rimasta in gran parte invisibile negli ultimi settant’anni».

Particolare della scena di simposio scolpita sul fregio della Tazza Cesi Torlonia. Foto © Fondazione Torlonia

Interno dell’Antiquarium di Villa Torlonia a Roma. Foto Agostino Osio
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