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La app a costo zero parte da Ferrari e Pavarotti

Federico Florian

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Volete visitare un museo? Dimenticate le audioguide e le loro ingombranti protesi elettroniche. Dimenticate i piccoli pannelli esplicativi, faticosamente decifrabili nella penombra delle sale espositive. Dimenticate i tour guidati da ciceroni dalle voci sempre troppo flebili. È arrivata Artplace, una nuova app che vi permette di leggere sul vostro smartphone tutte le informazioni sul museo in cui vi trovate e sulle opere che state osservando. Il progetto, ideato dalla start up modenese Mumble e costruito tramite la tecnologia iBeacon, offre una grande opportunità ai musei di tutto il mondo, dai grandi spazi espositivi metropolitani alle piccole gallerie civiche: caricare a costo zero sul portale della app contenuti come immagini, descrizioni e tour virtuali, modificabili online in qualsiasi momento. Artplace è scaricabile gratuitamente, mentre a pagamento sono le audioguide e i tour virtuali («Ma a cifre decisamente esigue», specifica Mattia Farina, uno dei programmatori della app: a partire da 89 centesimi). Il visitatore non deve far altro che avvicinarsi alle opere d’arte e una scarica di notifiche push apparirà sullo schermo del suo smartphone. Ma non è tutto: gli utenti possono votare il museo, commentare le opere preferite, condividerle sui social network e creare una sorta di archivio digitale premendo un cuoricino sulle immagini. Per ora Mumble sta sperimentando gli utilizzi della app nell’area del modenese; qui musei civici, castelli e gallerie d’arte stanno aderendo a un tour culturale ed enogastronomico pensato appositamente per Expo: «Discover Ferrari and Pavarotti Land». Ma l’obiettivo di Artplace è decisamente globale: «Raccogliere tutti i musei del mondo in un’unica app», dichiara Farina. Quando questo accadrà, assicuratevi che la batteria del vostro smartphone sia ben carica.

Federico Florian, 29 aprile 2015 | © Riproduzione riservata

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