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Il poster con l’immagine raffigurante Putin e Hitler srotolato il 9 maggio sul Museo di Narva

Courtesy of Museo di Narva

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Il poster con l’immagine raffigurante Putin e Hitler srotolato il 9 maggio sul Museo di Narva

Courtesy of Museo di Narva

La Russia accusa il Museo di Narva di «riabilitare il nazismo»

La direttrice dell’istituzione estone Maria Smorževskihh-Smirnova è stata presa di mira per un poster che raffigurava un’immagine composita di Putin e Hitler, corredata dalla frase «Putler criminale di guerra!»

Sophia Kishkovsky

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La Russia ha presentato accuse di «riabilitazione del nazismo» contro la direttrice del Museo di Narva, in Estonia, dopo che quest’ultima ha esposto un poster con i ritratti di Vladimir Putin e Adolf Hitler uniti in un unico volto, accompagnato dall’affermazione «Putler criminale di guerra!».

Il comitato investigativo russo, equivalente all’Fbi, ha annunciato il 17 luglio le ultime denunce, che includono anche la «diffusione pubblica di informazioni consapevolmente false sulle forze armate russe», contro la direttrice Maria Smorževskihh-Smirnova. La stessa è stata presa di mira dal governo di Putin già lo scorso anno in una campagna che faceva eco agli attacchi della Russia contro la cultura ucraina. La Russia rivendica la città di Narva, come molte altre città ucraine, come parte del proprio patrimonio. 

Il museo si trova in un castello proprio di fronte al fiume che separa la Russia, con la fortezza di Ivangorod che si erge imponente dall’altra parte, in uno scenario che ricorda il Medioevo. L’Estonia, la Lettonia e la Lituania, un tempo annesse all’Unione Sovietica, sono ora membri dell’alleanza internazionale Nato, attualmente in rapporti molto tesi con la Russia. Gli analisti hanno ipotizzato che Narva potrebbe essere il punto di partenza per un’incursione russa nel Paese. Narva ha una forte popolazione di etnia russa e, prima che il traffico automobilistico transfrontaliero fosse vietato in risposta all’invasione su larga scala dell’Ucraina nel 2022, San Pietroburgo era a breve distanza dalla città. Negli ultimi anni, il Governo estone ha collaborato con imprenditori e organizzazioni culturali per sostenere le istituzioni artistiche di Narva e promuovere la sua identità europea (è stata candidata a Capitale Europea della Cultura nel 2024).

Il poster è stato srotolato il 9 maggio, in occasione del «Giorno della Vittoria», ricorrenza russa che commemora la vittoria dell’Unione Sovietica sui nazisti. Negli ultimi due anni, nella stessa data il museo ha esposto altri manifesti di Putin, definendolo sempre un criminale di guerra. Il museo ha reagito all’invasione anche in altri modi: l’8 maggio, ad esempio, ha ospitato una conferenza dal titolo «Cultura e guerra», alla quale hanno partecipato esperti di patrimonio culturale ucraini ed estoni.

Parlando alla sezione in lingua russa dell’emittente pubblica estone all’inizio di quest’anno, la direttrice ha fatto riferimento ai valori europei e alle sue opinioni sull’importanza di denunciare l’attacco. «Con la fine della Seconda guerra mondiale, sono stati la pace e la libertà, il rispetto della sovranità e i principi di solidarietà a diventare i valori fondamentali della Comunità europea, ha affermato. Allo stesso tempo, una guerra su vasta scala, scatenata da Putin, è in corso da quattro anni proprio accanto a noi. Chiamiamo un dittatore un dittatore e i crimini di guerra crimini di guerra».

Il ministro della Cultura estone Heidy Purga ha dichiarato a «The Art Newspaper» che Smorževskihh-Smirnova «ha svolto un ottimo lavoro alla guida del Museo di Narva, affrontando anche la difficile storia del nostro Paese e i crimini del potere sovietico» e «difendendo i valori estoni e la verità storica». L’Estonia, afferma Purga, non farà marcia indietro. «Qualsiasi tentativo da parte della Russia di minacciare le nostre istituzioni culturali o il nostro popolo, o di riscrivere la storia, non fa che rafforzare la nostra determinazione a difendere i valori democratici che rappresentano il mondo libero».

Anu Viltrop, amministratore delegato dell’Associazione dei musei estoni, afferma in una email: «A Narva e in altre città del Paese, gli estoni subiscono l’influenza della Russia in diversi ambiti della vita quotidiana: sociale, culturale e politico. Queste dinamiche fanno parte dell’esperienza quotidiana. La società estone continua a funzionare, ad adattarsi e a resistere. L’indipendenza, la libertà e l’identità dell’Estonia sono estremamente importanti e preziose per noi, e questa narrativa si riflette nelle mostre e nella programmazione del Museo di Narva».

Sophia Kishkovsky, 25 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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