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Martin Bailey
Leggi i suoi articoliIl successo dell’acquisizione del «Ritratto di Mai» apre la strada al prestito del capolavoro di Joshua Reynolds alla Polinesia. A giugno il dipinto è stato presentato alla riapertura della National Portrait Gallery (Npg) di Londra, dopo tre anni di ristrutturazione del museo. Il prestito previsto è per il principale museo della Polinesia francese, il Te Fare Iamanaha/Musée de Tahiti et des Îles, che ha sede appena fuori dalla capitale Papeete, sull’isola di Tahiti. Ha riaperto lo scorso marzo dopo un significativo ampliamento e ora dispone delle condizioni ambientali e di sicurezza per i principali prestiti internazionali.
Mai (spesso conosciuto come Omai) nacque intorno al 1751 sull’isola di Raiatea, 200 km a nord-ovest di Tahiti. Nel 1773 salpò con il capitano Cook per l’Inghilterra, dove fu ritratto da Reynolds e dove morì sei anni dopo. Lo scorso aprile è stato annunciato che il Ritratto di Mai è stato acquistato congiuntamente dalla Npg e dal J. Paul Getty Museum di Los Angeles per 50 milioni di sterline. In un accordo insolito, il ritratto viaggerà tra le due sedi ad intervalli di pochi anni.
Inizialmente il ritratto sarà esposto all’Npg, prima di essere esposto nei musei di Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Successivamente andrà al Getty nel 2026, probabilmente per tre anni. È stato ipotizzato un prestito polinesiano, anche se non è stata presentata alcuna richiesta formale. Potrebbe avvenire alla fine degli anni Venti del 2000, dopo la presentazione di Los Angeles.
Si ritiene che l’Npg sia favorevole all’idea, che sarebbe poi attuata in collaborazione con il Getty. Steven Hooper, specialista del Pacifico presso la Sainsbury Research Unit for the Arts of Africa, Oceania and the Americas, a Norwich, accoglie con favore l’idea, affermando che sarebbe «intrigante» per gli abitanti della Polinesia vedere un’immagine del loro «primo visitatore in Inghilterra».

Particolare del «Ritratto di Mai (Omai)» (1776 ca), di Joshua Reynolds. © National Portrait Gallery, London
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