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Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliNell’ambito del progetto di monitoraggio dei monumenti del complesso di Santa Maria del Fiore, l’Opera di Santa Maria del Fiore ha dato il via al check-up del Campanile di Giotto per accertarne le condizioni di conservazione e la capacità di resistenza sismica: il monumento viene quindi analizzato nelle sue caratteristiche costruttive per valutarne il grado di staticità, il sistema di fondazione, il degrado dei materiali, il quadro fessurativo e le condizioni del terreno su cui poggia, indagini svolte avvalendosi della tecnologia più avanzata a livello internazionale. I lavori saranno svolti in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni architettonici e coordinati da Francesco Gurrieri, già componente del Comitato Internazionale della Torre di Pisa.
Nel frattempo il Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore espone a partire dal 7 dicembre tre sculture risalenti alla fase iniziale di costruzione e decorazione della Cattedrale, avviata nel 1296 da Arnolfo di Cambio: l’«Apostolo» di Arnolfo di Cambio proveniente dall’antica facciata e due angeli reggidrappo di Tino da Camaino, che facevano parte della tomba del vescovo Antonio d’Orso. Le tre opere costituiscono un’acquisizione importantissima effettuata dall’Ente Opera di Santa Maria del Fiore all’ultima Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, dove le opere erano presentate dalla Galleria Mehringer Benappi (cfr. n. 361, feb. ’16, p. 42).
Tra i check-up ai monumenti fiorentini va infine ricordato anche quello al «David» di Michelangelo, le cui caviglie «deboli» hanno da sempre impensierito riguardo la sua stabilità. La direttrice della Galleria dell’Accademia Cecilie Hollberg ne ha discusso con il ministro Dario Franceschini sottolineando come, oltre alla sicurezza del colosso michelangiolesco, sia necessario un piano di tutela antisismica per l’intero museo.
Molte sono le proposte che giungono, come quella dell’architetto Fernando De Simone, fautore da molti anni di un museo antisismico in cui collocare una scelta di capolavori fiorentini; nell’attesa egli proporrebbe di rendere antisismica almeno l’area intorno alla statua, con una riduzione in scala dell’attuale «Tribuna», inserendo la struttura antisismica nell’intercapedine di circa 1 metro, fra la sala reale e quella ridotta. La Hollberg annuncia l’intenzione di consultare gli esperti del Getty Institute di Los Angeles.
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