Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliDal 2 ottobre al 31 gennaio la Gam - Galleria d’Arte moderna e contemporanea rende omaggio a Claude Monet (1840-1926), attraverso la retrospettiva curata da Xavier Rey, conservatore presso il Musée d’Orsay e specialista di Monet, e da Virginia Bertone, conservatrice della Gam di Torino.
La rassegna è il terzo capitolo della collaborazione tra Skira, l’istituzione torinese e il Musée d’Orsay di Parigi, avviata negli anni scorsi con le mostre di Degas (nel 2012) e di Renoir (nel 2013). Il percorso presenta oltre 40 opere di Monet (e non solo), molte esposte per la prima volta in Italia e tutte provenienti dal museo parigino, custode della più importante collezione di lavori dell’artista francese. Avviato alla pittura en plein air da Eugène Boudin, dopo un esordio all’insegna del Realismo courbettiano, Monet rimase per tutta la vita un impressionista duro e puro, fedele al movimento anche quando questo fu superato dalle avanguardie del primo Novecento.
Tra i più importanti lavori in mostra figura «Le déjeuner sur l’herbe» del 1865-66, frammento del monumentale dipinto omaggio e sfida alla tela con il medesimo titolo esposta da Manet nel Salon des Refusés del 1863. Alcune opere esposte documentano il periodo in cui il pittore visse ad Argenteuil (1871-78), dove con pennellate tenui e vaporose restituì le atmosfere cangianti della Senna.
Degli anni successivi, invece, sono tipici i vivaci colori con i quali raffigurò la riviera ligure, serie da cui proviene «Les villas à Bordighera» del 1884. Da segnalare, ancora, il trittico del 1872 appartenuto al mercante sostenitore dell’Impressionismo, Paul Durand-Ruel, composto da «Entrée du village de Voisins» di Pissaro, «L’île Saint-Denis» di Sisley e «Bateaux de plaisance» di Monet.
Altri articoli dell'autore
Tra i lotti all’asta da Christie’s nella 20th Century Evening Sale il prossimo 12 maggio, la tela di 92,2x73 cm, dipinta nell’inverno 1915-16, voluta da Alfred Stieglitz nel 1917 e da allora rimasta a New York
La vendita è stata effettuata dalla casa d’aste britannica Henry Aldridge and Son, specializzata in cimeli del Titanic. Datata 10 aprile 1912, la cartolina postale è firmata dal colonnello Archibald Gracie, imbarcatosi a Southampton, in Inghilterra
All’incanto il 23 maggio a Londra da Sotheby’s la raccolta completa con un esemplare di tutte e quattro le pubblicazioni risalenti al XVII secolo. È stata ricomposta nel 2016: l’ultima possibilità di acquistare integralmente la serie risale al 1989
Quaranta opere tra dipinti, sculture, stampe e grafiche arrivano all’asta per la prima volta. E c’è anche un omaggio a Martin Luther King e il no alla liberalizzazione delle armi