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Archeologi impegnati nello scavo a Ninive

Foto Schmitt

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Archeologi impegnati nello scavo a Ninive

Foto Schmitt

In Iraq scoperta la prima raffigurazione assira di grandi divinità che si conosca

Nei pressi di Mosul, a Ninive, è emerso, ad opera di un gruppo di ricerca dell’Università di Heidelberg, un rilievo monumentale con la raffigurazione di Assurbanipal accompagnato da Assur e Ishtar

Bianca Celeste

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Ampie porzioni di un rilievo in pietra di grandi dimensioni che raffigura il sovrano Assurbanipal (669-627 a.C.) accompagnato da due importanti divinità, Assur e Ishtar, e da altre figure, è emerso nella Sala del trono del Palazzo Nord del re neoassiro nell’antica città di Ninive in Iraq. È l’ultima scoperta del gruppo di ricerca dell’Università di Heidelberg, sotto la guida di Aaron Schmitt dell’Istituto di Preistoria, Protostoria e Archeologia del Vicino Oriente antico, impegnato dal 2022 nelle indagini nel tumulo di Kuyunjik nel settore centrale del Palazzo Nord, quest’ultimo fatto erigere da Assurbanipal, ultimo sovrano del regno.

Gli scavi rientrano nel più ampio progetto «Heidelberg Ninive» iniziato nel 2018 sotto la direzione di Stefan Maul del Dipartimento di Lingue e Culture del Vicino Oriente dell’Università tedesca. La scoperta è straordinaria anche per le dimensioni della lastra che misura 5,5 metri di lunghezza e il peso di circa 12 tonnellate. Rilevanti le scene rappresentate: «Tra le numerose immagini a noi note nei rilievi dei palazzi assiri, spiega Schmitt, non ci sono raffigurazioni di divinità così importanti». L’antica città di Ninive, situata nei pressi dell’odierna città irachena di Mosul, è considerata uno dei centri più famosi della Mesopotamia settentrionale e, sotto il re Sennacherib, divenne la capitale del regno neoassiro alla fine dell’VIII secolo a.C.

Ricostruzione in 3D del rilievo scoperto a Ninive. Foto Michael Rummer

Il Palazzo Nord venne indagato per la prima volta da ricercatori britannici alla fine del XIX secolo e i rilievi di grandi dimensioni scoperti all’epoca si possono ammirare oggi al British Museum.

Al centro del bassorilievo venuto alla luce è raffigurato il re Assurbanipal, affiancato da due divinità supreme (Assur e Ishtar, quest’ultima dea protettrice di Ninive), entrambe seguite da una figura identificata come «genio pesce» (che concede agli dèi e al sovrano salvezza e vita) e da una figura di supporto con le braccia alzate. «Queste figure suggeriscono che un enorme disco solare alato fosse originariamente montato sopra il bassorilievo», spiega Schmitt. Nei prossimi mesi i risultati dello studio saranno pubblicati su una rivista scientifica. Secondo l’archeologo, il rilievo si trovava originariamente in una nicchia di fronte all’ingresso principale della Sala del trono, ovvero il luogo più importante del palazzo.

A restituire i frammenti del rilievo, una fossa riempita di terra proprio dietro questa nicchia e molto probabilmente scavata in epoca ellenistica, nel III o II secolo a.C. «Il fatto che questi frammenti siano stati sepolti è sicuramente uno dei motivi per cui gli archeologi britannici non li hanno mai trovati più di cento anni fa», ipotizza Schmitt. In accordo con l’Iraqi State Board of Antiquities and Heritage (Sbah), il rilievo in futuro sarà ricollocato nel sito originario che sarà aperto al pubblico.

Un frammento del rilievo rinvenuto a Ninive

Bianca Celeste, 19 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

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