Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliMacerata. La Morgan Library & Museum di New York deve restituire all’Italia il sacramentario di Apiro, messale rubato dalla chiesa di Sant’Anna presso il paesino marchigiano nel 1925 e arrivato negli Stati Uniti dopo un transito in Svizzera. Lo stabilisce con un’ordinanza del 10 giugno il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Macerata Maria A. Nocera. Il pubblico ministero che segue il caso è Giovanni Giorgio.
L’istituto newyorkese afferma di aver acquisito il messale, databile intorno al 1050 ed esposto nella Library dal 1963, nel 1984 come parte di un lascito dagli eredi del banchiere William S. Glazier, il quale lo avrebbe comprato nel 1953 dal mercante di libri rari William H. Schab. Un dettaglio potrà incidere molto nella battaglia legale: poiché manca la prova d’acquisto, per il magistrato significa poco e nulla che il volume sia passato per le mani di un rinomato studioso e mercante d’arte.
La Morgan Library presumibilmente si opporrà e, se il tribunale conferma la confisca, potrà ricorrere alla Corte di Cassazione. I tempi saranno lunghi ma chi si batte affinché il messale torni nelle Marche ha segnato un punto molto pesante.

Il Messale di Apiro
Altri articoli dell'autore
Un allestimento presenta circa cinquanta dipinti, sculture e oggetti devozionali sopravvissuti al terremoto che colpì il territorio umbro nel 2016, con la speranza di poterli un giorno rivedere nelle proprie sedi d’origine
La 52ma campagna dell’Università Carlo Bo di Urbino nel sito lungo la via Flaminia si concentra sullo scavo delle Grandi Terme e sulla Casa di Asclepio. A lavorarvi, anche 15 studenti texani
Nel Palazzo ducale Orsini-Colonna, a Tagliacozzo, la rassegna «Contemporanea 25» rende omaggio alle due artiste che, nonostante generazioni e linguaggi diversi, hanno un legame con la regione del centro Italia
Per la crescita economica e identitaria in una regione dalla straordinaria varietà paesaggistica servono priorità chiare: industria culturale e creativa, innovazione tecnologica e architettura contemporanea possono guidare sviluppo e turismo sostenibili e ripopolare i piccoli paesi. Ce ne parla l’esperto Pierluigi Sacco