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Il maestro della luce tra Gucci e Koolhaas

Stefano Luppi

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Il designer e artista ravennate Mario Nanni, 61 anni, ha fondato, in un palazzo del ’700 nel centro della città, il primo Museo della luce: «Mario Nanni Virgola» è insieme abitazione privata, museo, galleria, biblioteca, residenza d’artista, caffetteria e scuola. In 15 sale ha ordinato, fino al primo maggio, suoi lavori legati alla luce e alla materia realizzati negli ultimi 15 anni in Italia e all’estero, esemplificati da «Apollo lucente», un continuo alternarsi di albe e tramonti.

Nanni, dopo avere fondato nel bolognese l’azienda Viabizzuno (circa 60 milioni di euro di fatturato, dal 2011 partecipata dal fondo Investimenti 21 dei Benetton), dà oggi vita a «un luogo dove “fare cultura del saper fare”, ci ha detto, toccando con mano il lavoro di grandi maestri dell’arte, dell’architettura, della fotografia, del design».

Forte della collaborazione con importanti nomi dell’architettura come David Chipperfield, Kengo Kuma, Rem Koolhaas (con il quale sta restaurando il Fondaco dei Tedeschi di Venezia), Nanni mette in guardia sulle nuove tecnologie: «Il led, dice, è il futuro però utilizziamolo con intelligenza: la lampadina, seppur energivora, ha una qualità di luce straordinaria».

Negli ultimi anni ha realizzato progetti con la Fondazione Zeri di Bologna e con le case di moda Gucci (museo in piazza della Signoria a Firenze) e Fendi (il Colosseo Quadrato all’Eur).

Stefano Luppi, 08 marzo 2016 | © Riproduzione riservata

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