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Il Novecento donato

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Laura Lombardi

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Nell’ambito del progetto «Piccoli Grandi Musei 2015. Toscana ’900» la GAMC-Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea «Lorenzo Viani» propone una mostra (di fatto un allestimento visibile fino al 12 luglio 2017) incentrata sulla donazione di Giovanni Pieraccini. «Segno, gesto, materia. Esperienze europee nell’arte del secondo dopoguerra» presenta una selezione di opere, dal sesto all’ottavo decennio del ’900, dalla ricca collezione che comprende maestri attivi fra la fine del XIX secolo e gli inizi del XXI. Alessandra Belluomini Pucci, responsabile scientifico della GAMC, ha progettato con Claudia Fulgheri e Gaia Querci un allestimento che va dall’arte gestuale e segnica (tra gli altri, Hartung, Capogrossi e Scanavino) all’Informale (da Fautrier a Vedova, Afro, Moreni, Leoncillo e Dubuffet), alla pittura materica con Crippa o Burri e allo Spazialismo con Fontana, Scialoja, Castellani e Santomaso (nella foto, «Senza titolo», 1970). Il nuovo fronte astratto annovera Max Bill, Vasarely, Reggiani, Radice e Veronesi, mentre per la neofigurazione ci sono Corneille, Alechinskij, Dubuffet, Adami e Baj. La sezione conclusiva mette a fuoco le personalità più rilevanti del territorio versiliese, tramite cui si è formato un peculiare lessico locale: Lino Mannocci, Mario Francesconi, Giuseppe Biagi, Ernesto Altemura, Loriano Geri, Marco Dolfi, Giorgio Michetti e Alessandro Tofanelli. 

Laura Lombardi, 21 luglio 2015 | © Riproduzione riservata

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Il Novecento donato | Laura Lombardi

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