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Hannah McGivern
Leggi i suoi articoliPhnom Penh (Cambogia). Dopo essere stati divisi per quasi 130 anni, la testa e il corpo di una statua khmer del VII secolo torneranno a riunirsi nel Museo Nazionale della Cambogia grazie a un accordo di scambio con il Musée Guimet di Parigi, il museo nazionale francese di arte asiatica. La scultura restaurata di Harihara, una fusione della divinità indù Visnu (Hari) e Shiva (Hara), verrà inaugurata oggi presso il museo di Phnom Penh.
Il curatore del museo parigino Thierry Zéphir spiega che la testa, presente nelle collezioni del Musée Guimet sin dal 1889, resterà in Cambogia per i prossimi cinque anni. Sarà riattaccata al corpo acefalo di Harihara, acquisita dal Museo Nazionale della Cambogia nel 1944, dopo che la squadra di restauratori del museo, diretta da Bertrand Porte della Scuola Francese di Studi Asiatici, ha confermato che le due parti combaciano perfettamente.
La testa venne scoperta in un tempio in rovina a Phnom Da alla fine del XIX secolo; lo scopritore, Etienne Aymonier, un amministratore coloniale francese, fu il primo archeologo a esaminare i resti dell'impero Khmer. Il frammento fu quindi acquistato dall'industriale lionese Emile Guimet per il suo ambizioso nuovo museo dedicato alle religioni dell'Estremo Oriente, insieme ad altri reperti cambogiani spediti in Francia per l'Esposizione Universale di Parigi del 1889.
In cambio della testa khmer, a marzo i funzionari del patrimonio cambogiani invieranno al Musée Guimet alcuni frammenti (caviglie, piedi e piedistallo) riemersi di recente nello scavo del sito di Koh Ker, che andranno a completare una statua della dea Uma danzante del X secolo. Lo scambio potrebbe essere rinnovato di comune accordo, precisa Zéphir.

La testa khmer, nelle collezioni del Musée Guimet sin dal 1889, resterà in Cambogia per cinque anni

Divinità femminile (Uma ?) in atteggiamento di danza. Prasat Thom (provincia di Preah Vihear), stile di Koh Ker, secondo quarto del X secolo. Parigi, Musée Guimet. H. 1,3m.
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