Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Tina Lepri
Leggi i suoi articoliPadova. Oggi e domani all’Orto Botanico di Padova, il 19 ai Musei Archeologici di Este e il 20 ottobre ad Altino, si parlerà soprattutto della novità riemersa dagli scavi di Pompei: 16 reperti tessili con l’ordito fatto interamente di fili d’oro. L’occasione è il sesto convegno internazionale sulla Economia Tessile del Mondo Antico con studiosi di 18 nazioni. Titolo della manifestazione «Purpureae Vestes. Textiles and Dyes in the Mediterranean Economy and Society».
Un capitolo inedito degli scavi di Pompei è infatti il ritrovamento di sedici speciali reperti tessili dall’ordito interamente realizzato con fili d’oro. Per gli studiosi si è trattato di conoscere, studiare, analizzare e «leggere» con apparecchiature speciali, fascette lunghe tra i 20 e i 25 centimetri provenienti da una domus del cosiddetto Regio I, lavorate con una perizia tecnica irripetibile. I fili delle fascette sono stati realizzati attorcigliando intorno a una fibra organica, forse seta, una sottilissima lamina d’oro puro. «L’eccezionalità dei manufatti di Pompei, sepolti con l’eruzione del Vesuvio, risiede proprio nella tecnica di realizzazione: la lamina aurea ha lo spessore di un micron pari a 0,001 millimetri, come le lamine prodotte oggi che sono però lavorate con macchinari appositi», afferma Marco Galli, docente di Archeologia classica alla Sapienza di Roma, ideatore del progetto «Cultura tessile a Pompei» realizzato con studiosi del laboratorio di archeologia sperimentale diretto da Cristina Lemorini in accordo con la Soprintendenza speciale di Pompei guidata da Massimo Osanna.
Centro di tutta l’operazione è il Laboratorio di Scienze applicate della città sepolta che il soprintendente sta incrementando per aprirlo sempre più a ricerche internazionali innovative. Sarà proprio Marco Galli il relatore della nuova storia del tessile d’oro di Pompei al VI convegno sulla Economia Tessile del Mondo Antico iniziata da poco in Veneto.
Dagli scavi nel Regio I di Pompei sono riemersi reperti tessili di eccezionale fattura. L'ordito era costituito da fili d'oro ottenuti attorcigliando intorno a una fibra organica, forse seta, una sottilissima lamina di metallo puro. Nella foto: un affresco della Villa dei Misteri
Altri articoli dell'autore
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria
La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede, Accesso, Sistemi informatici, Visibilità, Illuminazione, Custodi e Sicurezza, Toilette, Bookshop, Ascensore, Caffetteria



