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Grandi Progetti: dove vanno gli 80 milioni

Stefano Luppi

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Periodo di finanziamenti per il Mibact, con il ministro Franceschini che subito dopo l’annuncio dell’arrivo di 490 milioni di euro per progetti nel Sud Italia (cfr. lo scorso numero, p. 12) annuncia per il 2015-16 altri 80 milioni per il piano strategico «Grandi Progetti Beni culturali», previsto dall’ArtBonus. Si punta su progetti di lunga durata, anche se manca la Grande Brera (ma il Mibact ha avviato la ristrutturazione di Palazzo Citterio).

Oltre 18 milioni di euro sono però destinati a ricostruire, tra molte polemiche, l’arena del Colosseo in modo da tenervi «rappresentazioni uniche al mondo, con diritti tv sufficienti per restaurare tutta l’area archeologica centrale» (parole del ministro). Tra gli altri progetti finanziati, si va verso il completamento di musei di interesse nazionale con 18 milioni di euro per i «Grandi Uffizi» e 7 milioni per il neonato sistema museale del Polo Reale di Torino (attenzione in particolare alla Cappella della Sindone il cui restauro, dopo l’incendio del 1997, si concluderà per il ventennale; al percorso dei Giardini reali e al collegamento al piano interrato del percorso museale).

Altri 7 milioni di euro sono per il Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara, non ancora realizzato ma istituito nel 2003, mentre 5 milioni di euro serviranno al Museo delle Navi di Pisa. Al Museo di arte contemporanea di Palazzo Ardinghelli de L’Aquila vanno 2 milioni di euro per la creazione di un nuovo polo d’arte contemporanea. Ci sono 1,5 milioni di euro per il Museo archeologico nazionale di Aquileia (che il Mibact definisce di «grande potenzialità e straordinaria capacità attrattiva»), un milione per la Villa romana di Spello (Pg) per conclusione scavi e nuova area archeologica.

Per la valorizzazione dei cosiddetti «poli di attrazione», 7 milioni vanno al restauro della Certosa di Pavia, 7 milioni all’Arsenale Pontificio di Roma (attualmente in degrado, si vuole trasformarlo in un polo per l’arte contemporanea e le performance di giovani artisti: ma come conciliarlo con MaXXI e Macro, ed evitare doppioni con musei ancora oggi con molti problemi irrisolti?), ai 3 milioni di euro per il Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa.

Infine, 3 milioni andranno al Museo archeologico dei Giganti di Mont’e Prama a Cabras (Or), dove ci sarà una gestione condivisa tra Ministero ed enti locali.

Stefano Luppi, 22 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

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