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Elena Franzoia
Leggi i suoi articoliStanno per partire i lavori di restauro degli appartamenti dei duchi d’Aumale
Nel 1884 Enrico di Orléans (1822-97), figlio di Luigi Filippo e duca d’Aumale, lascia per testamento lo straordinario Castello di Chantilly all’Institut de France, con l’impegno di aprirlo al pubblico, senza alterarlo, con il nome di Musée Condé. Ereditando la vasta tenuta, il duca era entrato in possesso anche della favolose collezioni artistiche e librarie che, avviate nel 1643 da Luigi II di Borbone (le Grand Condé), aveva contribuito a implementare, dopo essersi trasferito nel castello in seguito al matrimonio con Maria Carolina Augusta di Borbone. Dal 2005 al 2025 tutela, valorizzazione e promozione del prestigioso sito sono affidate alla Fondation pour la Sauvegarde et le Développement du Domaine de Chantilly, creata dall’Aga Khan Karīm al-Husaynī per conto e in collaborazione con l’Institut de France.
I finanziamenti provengono da una partnership pubblico-privato in cui interagiscono Governo francese, Regione Piccardia, Dipartimento dell’Oise, Aga Khan e mecenati privati. La gestione da parte della fondazione riguarda, oltre a un programma di promozione economico-turistica, un ampio progetto di conservazione e restauro esteso alle pertinenze del castello: le Grandi Scuderie settecentesche e il favoloso parco di 115 ettari.
Il Parco, tra i più celebri di Francia, accosta un magnifico parterre seicentesco di André Le Nôtre a due giardini, uno settecentesco di gusto anglo-cinese e uno romantico, disegnato nel 1819 da Victor Dubois per sostituire gli spazi di Le Nôtre distrutti durante la Rivoluzione.
Da metà 2016 i lavori di restauro toccheranno gli appartamenti privati dei duchi di Aumale. Accanto a essi, al piano terreno del Petit Château Renaissance, troverà spazio un Gabinetto di arti grafiche. Con il sostegno dello Stato (Drac Picardie), i lavori saranno condotti da Pierre-Antoine Gatier, architecte en chef des Monuments Historiques, e consentiranno la progressiva riapertura delle otto sale. Il costo stimato è di poco più di 2 milioni di euro, esclusi allestimenti museografici e adeguamenti tecnici. Il Ministero della Cultura e della Comunicazione ha stanziato 758.660 euro per la prima fase dei lavori, che si concentreranno sulla voliera e l’appartamento della duchessa, cabinet escluso.
All’interno dell’edificio costruito nel XV secolo da Jean Bullant per Anne de Montmorency, gli appartamenti dei duchi d’Aumale costituiscono l’unica testimonianza superstite di decori principeschi realizzati durante la Monarchia di Luglio. Nel 1844-45 infatti il pittore romantico Eugène Lami eliminò da questi ambienti mobili e ritratti dei principi di Condé, realizzando una sintesi delle arti decorative francesi che prefigura l’Eclettismo del Secondo Impero. Adottò per l’appartamento della duchessa il gusto neoclassico, per quello del duca lo stile Luigi XIV e per la Salle de Marbre lo stile Enrico II. Il restauro riguarderà gli interi apparati: dai rivestimenti parietali ai dipinti, dai pavimenti in legno ai tessuti, senza tralasciare mobili e oggetti.
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