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Redazione GDA
Leggi i suoi articoliSarà il Museo Egizio di Torino la prima istituzione italiana a dotarsi dei Google Glass quale supporto per permettere anche ai sordi di «avere accesso in forma completa all’esperienza museale, grazie all’utilizzo, per la prima volta al mondo, di un “wearable device”». Il progetto, denominato GOOGLEGLASS4LIS, sviluppato da Rokivo Inc. (società statunitense di digital design, con sede anche a Torino) e da Vidiemme Consulting (azienda milanese di tecnologie digitali), insieme con l’Ente Nazionale Sordi (Ens), il progetto Atlas del Politecnico di Torino e altre istituzioni locali, permette, grazie a un’applicazione dedicata, la traduzione dall’italiano alla lingua dei segni di contenuti verbali altrimenti preclusi a chi ha disabilità uditive (l’utilizzo della nuova tecnologia prenderà avvio nei locali dove è ospitato lo Statuario del museo). «Il patrimonio museale italiano è vastissimo, ha dichiarato Evelina Christillin, Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, ed è significativo che sia stato scelto il Museo Egizio di Torino per questa importante sperimentazione perché proprio qui, pur non chiudendo neppure un giorno, è in corso un importante progetto di ampliamento e rifunzionalizzazione che nella primavera 2015 restituirà al pubblico un museo totalmente rinnovato e raddoppiato negli spazi» (cfr n. 334, set. ’13, p. 25). Per quanto riguarda la selezione per la nomina del nuovo direttore della Fondazione al posto di Eleni Vassilika con scadenza di mandato a marzo, il 6 dicembre è l’ultimo giorno per presentare la candidatura. Perplessità sono state espresse su alcuni dei requisiti richiesti al candidato: «esperienza pluriennale nell’organizzazione e gestione di strutture culturali pubbliche o private, preferibilmente di carattere museale, ovvero svolgimento di prestigiosi incarichi di coordinamento scientifico; attitudine alla gestione ed organizzazione delle risorse umane; attitudine alle attività di fund raising; esperienza pluriennale nella gestione di relazioni istituzionali, interne ed esterne e nei rapporti internazionali in campo culturale; buona conoscenza delle lingue italiana e inglese».
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