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Gli astrattisti e il design di Sting

Giovanni Pellinghelli del Monticello

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Christie’s disperde opere di proprietà del cantante e della moglie Trudie Styler

Il 24 febbraio Christie’s disperde la collezione della rockstar Sting e della moglie Trudie Styler nella casa londinese di Queen Anne’s Gate, dove hanno vissuto negli ultimi vent’anni.

Gli oltre 200 lotti della collezione ben dimostrano la conoscenza e passione della coppia per arte e design, spaziando da Matisse e dalle ceramiche di Picasso all’astrattismo di Ben Nicholson e di Alan Reynolds alle fotografie di Robert Mapplethorpe («Calla lilies», 1983, stima 40-65mila euro) fino al design più sofisticato per l’arredo e l’illuminazione, passando per il pianoforte a coda Steinway dello stesso Sting.

Per la pittura del XX secolo spicca «March 55 (Amethyst)» di Ben Nicholson (400-650mila euro), opera tra la fine degli anni ’40 e l’inizio dei ’50. La raccolta «Jazz» di Henri Matisse (330-460mila euro), 1947, guida le opere grafiche accanto a «Le corsage à carreaux», di Pablo Picasso, 1949 (40-65mila euro) e altre di Georges Braque, René Magritte, Mimmo Paladino e Carsten Höller.

Fra i disegni si impongono gli studi di Gustav Klimt, eseguiti fra il 1906 e il 1907, per «Nudo di giovane donna con le calze» (33-53mila euro). Delle correnti artistiche più recenti «Senza titolo» di Keith Haring, 1984, (90-130mila euro) e «Paper Bride (White)» di Zeng Chuanxing (40-65mila euro) sono icone dei movimenti artistici a cui appartengono.

Fra i giovani artisti contemporanei, di cui i coniugi sono stati spesso mecenati, la collezione presenta le opere di Veronica Smirnoff (realizzate appositamente per la casa di Queen Anne’s Gate), di Emily Allchurch e Giles Alexander. Nel design, infine, si spazia fra gli specchi di Line Vautrin e Piero Fornasetti, i mobili di Jacques Adnet e George Nakashima e le ceramiche di Jean Besnard.

Giovanni Pellinghelli del Monticello, 20 febbraio 2016 | © Riproduzione riservata

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