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Monica Trigona
Leggi i suoi articoliLa XIII Flashback Art Fair sceglie di non avere un titolo. È un luogo senza bandiere, senza gerarchie e senza titoli dove l’arte, svincolata da definizioni, torna a parlare con voce propria, negli spazi di Flashback Habitat, sotto la direzione di Ginevra Pucci e Stefania Poddighe. Una decisione netta che diventa dichiarazione politica e poetica insieme, ovvero preferire di non attribuire alcuna «cornice» o perimetro a favore, invece, di uno spazio aperto, in continuo movimento, dove il molteplice è il reale valore. Dal 30 ottobre al 2 novembre, una quarantina di gallerie italiane e internazionali costruiscono un racconto corale che attraversa epoche e linguaggi: dalle danzatrici di Von Stuck all’eroismo del Muzio Scevola del Genovesino, dalla pittura barocca di Gherardi e Strozzi fino ai tratti distintivi di Boccioni, Modigliani, Morandi e Schifano. Tra le gallerie presenti, Bottegantica (Milano) propone un prezioso bozzetto su carta di Boccioni; Lara, Alberto e Rino Costa (Valenza, AL) allestisce un affascinante dialogo plastico tra Chiarucci, Cavenago, Gallino, Sassolino, Airò e Cerone; Frascione Gallery (Firenze, Palm Beach) porta in scena il barocco di Bernardo Strozzi; Galleria dello Scudo (Verona) mette a confronto i disegni di Modigliani e Morandi e le sperimentazioni contemporanee di Arcangelo Sassolino; Mancaspazio (Nuoro) espone la ricerca sonora e materica di Pinuccio Sciola.
I materiali, le forme e i simboli si mescolano: la «Madonna con Bambino» quattrocentesca scolpita nel legno (Flavio Pozzallo) incontra i lupi selvaggi di Domicella Bożekowska (Małgorzata Ciacek), i tableau vivant di Luigi Ontani (Galleria d’Arte l’Incontro) dialogano idealmente con i dervisci danzanti di Aldo Mondino (Galleria Umberto Benappi), mentre le incisioni di Dürer (Il Cartiglio) ricordano la potenza archetipica del segno. Le immagini guida della mostra-mercato, «Iafet» e «Mister Marshmallow», sono firmate da Antonello Bulgini, artista scomparso prematuramente nel 2011 e fratello del direttore artistico Alessandro Bulgini. A fare da sfondo il padiglione B di Flashback Habitat, immerso nel verde di borgo Crimea, che diventa casa dell’arte e spazio di scambio, trasformando ogni stanza in tappa di un viaggio sensoriale e concettuale. All’esposizione si affianca il ricco Public Program che propone un’esperienza immersiva: tra le iniziative, «Butterfly», rassegna di videoarte a cura di Rebecca Russo, esplora i temi della trasformazione e della memoria e «Compassione», intervento site-specific di Mustafa Fazari, riflette sull’empatia come legame tra persone e comunità. Completano il programma laboratori aperti a tutte le età (Flashback Lab) e un ciclo di visite guidate (Flashback Storytelling).
TORINO. Flashback Habitat, corso Giovanni Lanza 75, gio-dom 11-20, tel. 393/6455301, flashback.to.it, «Flashback Art Fair» dal 30 ottobre al 2 novembre
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