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Matteo Fochessati
Leggi i suoi articoliSe la mission di un museo prevede conservazione, ricerca e adeguata esposizione delle collezioni, il progetto museografico «Rinasce un capolavoro. Il monumento Fieschi al Museo Diocesano» assolve in maniera esemplare tali finalità. Il nuovo allestimento, che sarà fruibile nella tarda primavera e interesserà, grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, uno specifico spazio all’interno del museo, rappresenterà infatti il frutto di un programma di studio, restauro e progettazione architettonica coordinato dalla direttrice Paola Martini con Giovanni Tortelli e Clario Di Fabio.
Il monumento funebre della casata dei Fieschi, smontato in seguito al declino politico della famiglia, rappresenta un momento tra i più significativi della Genova medievale, legandosi a una figura di primo piano come Luca Fieschi che, nipote di Adriano V e pronipote di Innocenzo IV, fu protagonista del suo tempo nel ruolo di benefattore, politico, diplomatico e studioso.
Realizzato tra il 1330 e il 1340, primo monumento funebre a essere eretto all’interno della Cattedrale di San Lorenzo, il mausoleo, opera tra le più rilevanti del Gotico italiano e attribuibile, nella sua complessità plastica, a Lupo di Francesco e Bonaiuto da Michele («Maestro della Tomba Fieschi»), era composto, centralmente, dal ritratto scultoreo del cardinale disteso e, nella partizione architettonica inferiore, dalle scene dell’Apparizione del Cristo agli Apostoli e della Verifica delle Stimmate.
Originariamente posizionata dietro all’altare maggiore, la Tomba Fieschi fu negli anni oggetto di diversi spostamenti. I progetti di ricostruzione troveranno finalmente esito, con il ritrovamento di 124 pezzi, nel nuovo allestimento museografico del Diocesano.

Una lastra della tomba Fieschi, 1330-40
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