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Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliLo straordinario rivolgimento che ridisegna la struttura organizzativa del Mibact ha colpito in particolare la Soprintendenza speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale sia per lo scorporo di parti rese autonome (i due parchi archeologici dell’Appia antica e di Ostia antica e il Museo Nazionale Romano per i quali, come per il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, i direttori saranno scelti tramite bando internazionale, come già per i venti supermusei), sia per il frazionamento territoriale dato dalla nascita delle due nuove Soprintendenze uniche (archeologia, belle arti, paesaggio) per il comune di Roma e per l’area metropolitana.
Aspettando di conoscere aree di competenza e finanziamenti, dato che è impensabile che il Colosseo, l’unico in attivo, non ceda parte dei suoi ricchi introiti al resto del patrimonio che costa ben di più di quanto renda, il soprintendente Francesco Prosperetti ha presentato un programma organico d’interventi per il Giubileo della Misericordia (2016-2017), promettendo entro un paio di mesi di svelare anche il misterioso piano triennale da 15 milioni di euro già annunciato per il Palatino.
Il Colosseo ha raggiunto la cifra record di 6,5 milioni di visitatori l’anno, che rappresenta «un orgoglio e una sfida», dice Prosperetti. Il fatto è che ci si avvicina sempre più spesso alla capienza massima delle tremila persone al giorno, oltre la quale c’è il blocco degli accessi, quindi bisogna diversificare l’offerta, dirottare parte dei flussi al complesso del Foro romano-Palatino, affrontare il tema dell’emissione dei biglietti.
Tema oggetto di studio con l’Università Bocconi di Milano, che avrà tempi lunghi (si attende il completamento della riforma) ma prevedrà target di utenze distinte, prezzi diversificati, membership, fasce orarie e stagionali, come nei maggiori luoghi di cultura del mondo.
A marzo sono state raddoppiate le misure di sicurezza per il Colosseo, che saranno estese al Foro Romano-Palatino: il bilancio 2016 di questa voce è passato da 1,2 a 2,5 milioni di euro.
Da qui si prendono i soldi anche per i nuovi accessi, un’entrata al Foro appena inaugurata dal Carcere Mamertino, d’intesa con l’Opera Romana Pellegrinaggi, una futura in quel quarto di Colosseo oggi chiuso e riservata a gruppi e tour brevi (drenerà il 20% dei visitatori), un’uscita dal Foro a maggio in via di San Teodoro e una più in là sul Clivo Capitolino.
Da dicembre sono attive le nuove biglietterie in piazza del Colosseo ed è stato ampliato il percorso di piena accessibilità al Foro Romano che in estate sarà prolungato fino al Palatino, e poi nuovi distributori di bevande, finalmente una caffetteria con dehors alla Salara Vecchia e un ristorante in via di progettazione sull’ultimo piano e terrazza del Museo Palatino.
La biblioteca che vi alloggiava, voluta da Giacomo Boni, sarà trasferita e riaperta nel 2017 nei locali della celebre biblioteca non più esistente di Palazzo Altemps. 3,5-4 milioni saranno spesi per la ristrutturazione dell’Antiquarium forense impiantato nel 1908 sempre dal Boni in ambienti attorno al chiostro di Santa Maria Nova e chiuso dagli anni Settanta.
Due piani dell’edificio saranno liberati dagli uffici (spostati in via in Miranda), ristrutturati e trasformati entro la fine del 2017 in Museo del Foro Romano, con l’intera storia della valle del Foro a partire dall’età arcaica e pezzi importanti tra cui il fregio tardo repubblicano della basilica Emilia. A firmarlo è Mario Bellini, già autore della copertura dell’ultima corte al Louvre, che ingloberà nel percorso la cella di Roma del Tempio di Venere e Roma in cui il complesso si innesta.
E ancora l’apertura di due antiche strade romane, in aprile il tratto della via Nova fino alla Rampa di Domiziano, più in là il Clivo della Vittoria chiuso dal 1997 per dissesti, che da una parte attraversa la Domus tiberiana fino agli Orti farnesiani, dall’altra scende giù verso il circo Massimo.
La nuova illuminazione entro l’estate permetterà anche visite notturne, tanto più che un’intesa col Servizio civile nazionale ha appena portato un contingente di 29 volontari, a cui entro giugno se ne aggiungeranno altri 31, per mansioni di vigilanza e di custodia (prenderanno 433 euro al mese).
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