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Il pulpito di Donatello e Michelozzo nel Duomo di Prato

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Il pulpito di Donatello e Michelozzo nel Duomo di Prato

Duomo di Prato, restaurato il pulpito di Donatello e Michelozzo

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Laura Lombardi

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Prato. Si è conclusa la revisione conservativa del pulpito di Donatello e Michelozzo del Duomo di Prato, commissionato nel 1428 ai due artisti, che lavoravano come soci, dal colto preposto della pieve Niccolò Milanesi, già canonico del Duomo di Firenze.

Il grande pulpito architettonico scultoreo-pittorico polimaterico, posto in posizione angolare come «un grande nido» tra la facciata della pieve e lo spigolo, si compone di parti, come le sette formelle in marmo coi putti danzanti e il capitello bronzeo, che sono state musealizzate negli anni (nel capitello l’Opificio delle Pietre Dure trovò anche tracce di doratura), ma la struttura originale resta perlopiù all’aperto e necessita quindi di un periodico monitoraggio e di manutenzione.

Il restauro, condotto sotto l’alta sorveglianza di Cristina Gnoni della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Firenze, ha interessato la balaustra marmorea originale, ma anche le sette copie delle formelle realizzate nel 1972 in resina e polvere di marmo e le mensole. Alberto Casciani ha avuto il delicato compito di conguagliare con i materiali lapidei antichi quelle parti che presentavano incrostazioni di sporco ed erano ingiallite, rispettando nei marmi le patine del tempo e le perdite subite senza spingersi a riproporre le cromie originali: sappiamo ad esempio che anche le tessere del mosaico a sfondo delle formelle, originariamente frammenti ceramici e ora invece in pasta vitrea, erano dorati.

L’esperienza di Casciani è stata determinante poiché egli lavorò al restauro più consistente alla fine degli anni Novanta, e i suoi studi della struttura e della tecnica costruttiva confluirono nel volume (uscito nel 200 presso Maschietto e Musolino, Ndr) curato da Anna Maria Giusti che diresse l’intervento, dopo la lunga fase diagnostica compiuta dall’Opd allora guidato da Giorgio Bonsanti.

La parte superiore con la colonna in serpentino verde e il relativo capitello e la copertura a ombrello col soffitto a cassettonato ligneo (più volte aggiustato e completamente rifatto nel 1598) sono stati invece affidati a Daniele Piacenti e all'équipe di Borgo al Cornio. L’intervento è stato finanziato dalla Curia Diocesana di Prato col contributo Fondazione Cariprato e Associazione delle Fabbricerie del Duomo.
Le operazioni sono documentate da due video girati da Irene Saccenti.

L'ombrello del pulpito dopo il restauro

Capitello dopo il restauro di Daniele Piacenti

Il pulpito di Donatello e Michelozzo nel Duomo di Prato

Laura Lombardi, 20 novembre 2015 | © Riproduzione riservata

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