Roma. Sabato 15 ottobre si festeggia la dodicesima edizione della Giornata del Contemporaneo, l’annuale appuntamento di Amaci, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, che apre gratuitamente le porte delle 24 istituzioni aderenti e di centinaia di altre realtà pubbliche e private di tutta Italia ad artisti e progetti attraverso mostre, laboratori, eventi, conferenze (l’elenco completo su www.amaci.org). Musei ma non solo, anche fondazioni, gallerie, studi d’artista e altri spazi, «oltre mille operatori, assicura Gianfranco Maraniello presidente di Amaci, più altrettanti che non si registrano sul sito ma che comunque partecipano alla giornata».

Un appuntamento ormai classico e di crescente successo, che quest’anno vede la partecipazione anche della Farnesina, che apre le porte delle sue interessanti collezioni perlopiù in comodato, e di 12 Istituti di cultura italiani sparsi nel mondo. Il Mibact, con la Direzione generale arte architettura e periferie guidata da Federica Galloni, collabora anche economicamente e promette in futuro di esserci sempre di più. «Quest’anno abbiamo lavorato su patrimonio, educazione e diffusione, non a chiacchiere ma con una serie di progetti concreti insieme al Ministero», ci tiene a sottolineare Maraniello. Si è conclusa, ad esempio, la prima fase dell’imponente programma di catalogazione online del patrimonio e delle collezioni di contemporaneo di 22 musei Amaci, una raccolta dati che ha schedato oltre 17mila opere di 3.918 artisti, di proprietà degli istituti o in comodato o deposito da enti pubblici e da soggetti privati. Ora inizia la seconda fase, che porterà alla nascita di un vero e proprio database che sarà messo online e reso disponibile il prossimo anno.

La vera novità per Amaci è il crescente riconoscimento da parte pubblica dell’arte contemporanea come valore strategico, come «esperanto» della cultura in generale. Ed è proprio a questo che si ispira l’Italian Council annunciato dal ministro Franceschini alla presentazione di questa dodicesima edizione: una nuova struttura di sostegno all’arte contemporanea italiana sull’esempio del British Council e del Mondriaan Fonds, che opererà all’interno della Direzione generale guidata da Galloni e in sinergia col Ministero degli Affari Esteri e la rete degli Istituti italiani di cultura all’estero, «sia per incrementare le collezioni pubbliche attraverso la promozione e l’acquisizione di opere di artisti italiani contemporanei, sia per rafforzare la presenza dei nostri autori sulla scena internazionale».

Dopo Giulio Paolini, Francesco Vezzoli, Marzia Migliora, Adrian Paci e Alfredo Pirri, per citare solo le ultime edizione, quest’anno sarà la «Preghiera per l’Europa» di Emilio Isgrò l’immagine guida della Giornata del Contemporaneo.