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Il Palazzetto dello Sport di Roma in costruzione

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Il Palazzetto dello Sport di Roma in costruzione

Costruire con arte: l’estetica strutturale di Pier Luigi Nervi

Nella monografia di Gabriele Neri è illustrata in modo ampio e ordinato la straordinaria parabola evolutiva degli edifici progettati da colui che anticipò l’Archistar System

Giorgio Azzoni

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Geniale e paradigmatico inventore di sistemi strutturali, Pier Luigi Nervi (Sondrio, 1891-Roma, 1979) è stato un ingegnere-architetto tra i maggiori del Novecento, capace di interpretare le leggi della fisica in senso spaziale e di tradurre tensioni e resistenze in forme di elevata espressività estetica: di mostrare e dimostrare la bellezza delle strutture, interpretate come esito di creatività applicata.

Volte e cupole a nervature incrociate, volte paraboliche o ribassate con pilastri inclinati, superfici rigate, shed sinusoidali, solai a nervature isostatiche sono tra le sue realizzazioni maggiormente riconoscibili. Modellandole con il cemento armato, Nervi ha creato forme inedite e spettacolari edifici di nuova concezione, tanto da divenire star internazionale. Egli considerava il cemento armato «il più bel sistema costruttivo che l’umanità abbia saputo trovare fino ad oggi» perché «poter creare pietre fuse, di qualunque forma, superiori alle naturali poiché capaci di resistere a tensione, ha in sé qualche cosa di magico». Nervi ne esplorò le potenzialità plastiche e spaziali, convinto che «con tale materiale i campi della fantasia costruttiva vengono allargati quasi senza limiti».

La pragmatica necessità di «costruire correttamente» (titolo di un suo libro) secondo principi logici di economia generale, non gli impedirono di adottare un metodo intrinsecamente estetico, per Giulio Carlo Argan articolato «secondo atti e processi sostanzialmente identici a quelli che vengono generalmente considerati propri dell’attività artistica».

Una veduta dell’interno di Torino Esposizioni

Progetto di Aviorimessa, Orvieto

Autore di una bellezza dimostrabile, Nervi ha firmato alcune delle più limpide opere dell’architettura contemporanea, tra cui lo stadio Berta di Firenze, le geodetiche aviorimesse di Orvieto, Orbetello e Torre del Lago, i due saloni per Torino Esposizioni e il Palazzo del Lavoro di Torino, lo stadio Flaminio e i due Palazzi dello Sport a Roma, la Cartiera Burgo a Mantova, la Sala delle udienze Pontificie in Vaticano e, ancora, edifici in Europa, Stati Uniti e nel mondo. Creatore di forme dallo straordinario effetto visivo, è considerato anticipatore dell’Archistar System, da cui tuttavia si differenzia per la verità costruttiva poiché perseguì la soluzione dei problemi strutturali, diversamente da tendenze odierne a inventarli per esibirli.

Grande strutturista, attivo sperimentatore (del leggerissimo ferrocemento e della sua prefabbricazione), costruttore e imprenditore, Nervi è stato anche docente universitario, intellettuale e autore di volumi e testi critici ricchi d’implicazioni metodologiche e culturali.

La bella e utile monografia di Gabriele Neri, ne illustra in modo ampio e ordinato la straordinaria parabola evolutiva consentendo, nei cinque capitoli corredati da molte e opportune illustrazioni, di ben conoscere e comprenderne l’opera: dalla messa a punto di un suo sistema costruttivo, a partire dagli anni Trenta del Novecento, sino all’affermazione nel dopoguerra, al successo negli anni del miracolo economico (anche grazie alla popolarità delle realizzazioni per le Olimpiadi di Roma 1960) e al riconoscimento internazionale.

L’ultimo altrettanto interessante capitolo del libro ne contestualizza il lascito sino ai giorni nostri, correlando le sue opere con l’evoluzione tecnica, culturale e artistica degli ultimi decenni. Neri, già autore di altri significativi studi su Nervi, opportunamente ne ricostruisce e aggiorna l’eredità che da alcuni anni è tornata viva grazie a operazioni culturali e divulgative e ai nuovi orizzonti dell’ingegneria strutturale, tanto da diventare oggetto di mostre, siti web e progetti condotti da Musei, Università e Istituti di ricerca. Recenti occasioni di restauro (a Roma e Torino) sono inoltre divenuti casi-studio sul tema della conservazione dell’architettura moderna in Italia, mentre la leggerezza e l’anticonvenzionalità di molte sue figure strutturali hanno attirato l’attenzione di designer, scultori, artisti visivi, installativi e musicali, interessati a rielaborarne le forme evidenti e i contenuti latenti. 

Pier Luigi Nervi. L’arte del costruire
di Gabriele Neri, 336 pp., ill., Hoepli, Milano 2024, € 60

La copertina del volume

Giorgio Azzoni, 02 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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