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Judd Tully
Leggi i suoi articoliProcede la controversia legale sulla proprietà del dipinto di El Greco, ritirato da un’asta di Christie’s a New York lo scorso febbraio in seguito a una richiesta depositata in tribunale dal Governo rumeno, che sostiene che l’opera appartenga alla collezione nazionale. La Romania se ne assicura il «possesso a lungo termine»: «il San Sebastiano (1610-14 ca) rimarrà ora presso Christie’s New York fino a quando gli sforzi di recupero della Romania non saranno ascoltati e risolti dalle autorità legali competenti», spiega in una lettera lo studio legale Nixon Peabody, che rappresenta lo Stato rumeno a New York. Quando Christie’s ha ritirato il dipinto dalla sua asta serale dedicata ai maestri antichi, il proprietario del dipinto non era noto al pubblico. I documenti presentati in tribunale hanno poi rivelato che si trattava di Dmitry Rybolovlev, il miliardario russo residente a Monaco, noto soprattutto per aver messo all’asta il Salvator Mundi attribuito a Leonardo da Vinci, record mondiale nel 2017, e per la sua decennale battaglia legale con il mercante d’arte svizzero Yves Bouvier. Secondo i documenti, Rybolovlev avrebbe acquistato il dipinto da Bouvier nel 2010 tramite la sua società offshore Accent Delight, con sede nelle Isole Vergini Britanniche. La causa intentata dal Governo rumeno sostiene che la provenienza pubblicata da Christie’s sia «fuorviante», poiché non include Bouvier, ma afferma che Rybolovlev abbia acquistato il dipinto direttamente dal mercante d’arte Giraud Pissarro Ségalot. «Quando Christie’s è venuta a conoscenza di un potenziale problema, ha ritirato il dipinto; lo terremo in custodia finché le parti non avranno risolto la questione», ha dichiarato Christie’s in una nota ufficiale il 20 giugno. Christie’s aveva stimato l’opera tra 7 e 9 milioni di dollari. Gli avvocati di Rybolovlev non hanno risposto alla richiesta di commento. Il punto centrale della richiesta di restituzione del dipinto da parte del Governo rumeno è che esso sarebbe stato illegalmente sottratto dalla collezione nazionale nel 1947 da Mihai I, ultimo re di Romania, mentre lasciava il Paese per fuggire dalle forze comuniste. Dal 1977 al 1997, funzionari del Governo rumeno hanno intrapreso una battaglia legale per ottenere la restituzione di questo e di decine di altri dipinti che egli avrebbe sottratto nel 1947, coinvolgendo nel processo numerose figure del mondo dell’arte, tra cui la galleria Wildenstein & Co, che acquistò l’opera da Mihai I intorno al 1975. Le note di provenienza di Christie’s indicano che «la proprietà è stata trasferita al re Mihai I di Romania (1921-2017), l’11-12 novembre 1947, con l’accordo del Governo rumeno, che l’ha venduta al sottoscritto tramite Wildenstein & Co., New York, nel 1976». Tuttavia, il Ministero delle Finanze rumeno sostiene che questa provenienza è falsa e «nega inequivocabilmente l’affermazione secondo cui il dipinto San Sebastiano di El Greco sia stato trasferito dalla collezione dello Stato rumeno con il suo consenso o accordo». Inoltre afferma che «non esiste alcun documento che attesti un valido accordo del governo rumeno per il trasferimento della proprietà nel 1947». Secondo le note di provenienza di Christie’s, l’opera fu acquisita da Carol I di Romania verso il 1898 e lasciata in eredità alla Corona rumena già nel 1914. «Essendo l’opera rubata, la sua vendita a New York non può considerarsi legittima. Il dipinto deve essere restituito alla Romania e reintegrato nella collezione del Museo Nazionale d’Arte di Bucarest. Continueremo a impegnarci con fermezza per recuperare questo capolavoro, che appartiene al patrimonio della Romania», ha dichiarato in un comunicato Barna Tánczos, vice primo ministro rumeno.
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