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Adrien Meyer, responsabile globale delle vendite private di Christie’s, vende il lotto di punta dell’asta serale di arte moderna, «Flowers» (1964) di Andy Warhol

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Adrien Meyer, responsabile globale delle vendite private di Christie’s, vende il lotto di punta dell’asta serale di arte moderna, «Flowers» (1964) di Andy Warhol

Christie’s a New York incassa 346,5 milioni di dollari alla vendita serale moderna a New York

Il rassicurante risultato è decisamente migliore rispetto all’asta equivalente del 2023, nonostante un attacco informatico abbia messo fuori uso il sito web della casa d'aste

«Il meglio deve ancora venire questa settimana», ha dichiarato l’amministratore delegato di Christie’s, Guillaume Cerutti, durante la conferenza stampa post-vendita delle aste serali di martedì (14 maggio). Giovedì sera, 16 maggio, Cerutti ha avuto ragione: la casa d’aste ha ottenuto un risultato solido e rassicurante di 346,5 milioni di dollari (413,3 milioni di dollari con i diritti) dalla vendita serale Modern, all’interno della stima pre-asta di 340 milioni di dollari-493,5 milioni di dollari (calcolati diritti inclusi). Questo risultato è ancora più impressionante se si considera che il sito web di Christie’s è stato disattivato dalla scorsa settimana a causa di un attacco informatico non ancora chiarito. Solo tre dei 61 lotti sono rimasti invenduti, con un tasso di vendita stellare del 95% per lotto. Altri tre sono stati ritirati, riducendo di 5-7,5 milioni di dollari il totale potenziale. Dei lotti ceduti, 25 (pari al 43% della vendita) sono stati coperti da garanzie, 24 da parte di terzi e uno in proprio. L’enorme «Flowers» (1964) di Andy Warhol, una serigrafia fluorescente di 208 cm per 208 cm, ha realizzato il prezzo più alto della serata, pari a 30,5 milioni di dollari (35,4 milioni di dollari diritti inclusi), ben oltre la stima massima di 30 milioni di dollari. L’opera è stata venduta per la prima volta dalla Leo Castelli Gallery di New York al grande collezionista di Los Angeles Frederick R. Weisman. Si trattava del suo debutto in asta.

Il risultato complessivo ha superato di gran lunga l’equivalente vendita per diversi proprietari dello scorso anno, che ha fruttato 276,1 milioni di dollari (328,7 milioni di dollari con i diritti). Ciononostante, la serata è iniziata in modo fiacco con il magistrale disegno a penna e inchiostro di china su carta di Picasso, «Femme assise (Dora Maar)» del maggio 1938, che raffigura la sua amante e musa di allora che sfoggia un cappello sbarazzino con l’immagine di un pesce. L’opera è stata battuta per 1,2 milioni di dollari (1,5 milioni di dollari), ben al di sotto della stima di 1,8 milioni di dollari. Fu acquistata nel 1952 dal famoso collezionista di Chicago Morton G. Neumann e venduta dai suoi eredi. Un’altra opera di Neumann, «Un ami empressé» (1957) di Max Ernst, bronzo alto 26 pollici e mezzo, ha realizzato 600mila dollari (756.000 dollari con diritti). Particolare attenzione è stata riservata a un'importante coppia di disegni a guazzo, acquerello e matita su carta di Egon Schiele, entrambi del 1911, provenienti dalla collezione, recentemente restituita, della star viennese del cabaret e del cinema Fritz Grünbaum, assassinato dai nazisti nel campo di concentramento di Dachau nel 1941. «Schwarzes Mädchen», un esile nudo femminile di profilo, e il più grande ed erotico «Stehender Akt mit Draperietuch» sono stati aggiudicati ciascuno per 950mila dollari (1,1 milioni di dollari con i diritti). Finora Christie’s ha venduto nove opere di quella collezione «assottigliata» nel corso di diverse vendite.

Una nuova entrata sul mercato, o apparentemente tale, dato che il venditore l’ha conservata da quando l’ha acquistata nel 1976 dal mercante Xavier Fourcade, è stata l'evocativa «Donna sulla duna» (1967) di Willem de Kooning, eseguita a olio su carta e montata su tela, che ha realizzato 2,7 milioni di dollari (3,3 milioni di dollari con i diritti). Con uno stile di classe e minimale, l’astrazione completamente bianca di Robert Ryman, «Untitled» (1961-63 circa), è stata venduta per 9,8 milioni di dollari e 11,6 milioni di dollari (con i diritti). L’opera era coperta da una garanzia di terzi. Oltre al top lot di Warhol, il potere dei fiori era in forte evidenza grazie allo splendido primo piano del dipinto a olio «Red Poppy» (1928) di Georgia O'Keeffe, venduto a un anonimo offerente telefonico per 14 milioni di dollari (16,5 milioni di dollari con i diritti). L’ultima vendita presso la stessa casa d’aste risale al maggio 1990 per 1,1 milioni di dollari (con diritti). Una seconda opera di Warhol, «Double Mona Lisa» (1963), una serigrafia in bianco e nero su tela e un ottimo esempio del brillante uso dell’appropriazione e della ripetizione da parte dell’artista, ha realizzato 4,6 milioni di dollari (5,6 milioni di dollari, diritti inclusi). Secondo la voce del catalogo ragionato dell'artista che copre gli anni 1961-63, l'unica provenienza del dipinto era Thilo von Watzdorf e la sua attuale collocazione è «sconosciuta». Questo mistero è ora risolto.

Tra le offerte stellari della collezione dei creatori delle serie televisive di successo Norman e Lyn Lear, l’opera di Willem de Kooning «Man in Wainscott» (1969), dalle superfici lussureggianti, è stata venduta per 7,2 milioni di dollari (8,6 milioni di dollari). In cima al tesoro dei Lear, l'immacolato e ritmico «A Lawn Being Sprinkled» (1967) di David Hockney, acquistato nel 1978 dalla Louver Gallery di Los Angeles, è stato venduto per 24,5 milioni di dollari (28,5 milioni di dollari con le spese). Quando il produttore di «All in the Family» Lear lo acquistò, lo pagò 64mila dollari, il prezzo più alto all’epoca per l’artista di origine britannica, secondo uno specialista di Christie’s. Oggi la stima è di 25-35 milioni di dollari ed è stata sostenuta da una terza parte. Anche un altro artista di Los Angeles della collezione Lear, Ed Ruscha, ha ottenuto un buon risultato. Il suo dipinto «Truth» (1973), con testo marrone e oro dai toni infuocati, è stato aggiudicato a un altro offerente telefonico per la cifra enorme di 12,5 milioni di dollari (14,7 milioni di dollari con i diritti), superando le aspettative di prevendita di 7-10 milioni di dollari. La raccolta di Lear ha raggiunto i 50 milioni di dollari (60,1 milioni, diritti inclusi).

Viaggiando nel tempo (epoca impressionista), l’incantevole composizione «Moulin de Limetz» (1888) di Claude Monet, una delle cinque opere dell'artista offerte ieri sera, è stata venduta per 18,5 milioni di dollari (21,6 milioni di dollari con li diritti). L’opera è stata deaccessionata dal Nelson-Atkins Museum of Art e dagli eredi di Ethel B. Atha, la collezionista di Kansas City che l’aveva acquistata dalla Knoedler Gallery di New York nel 1941. I due terzi dei proventi del museo andranno a beneficio di future acquisizioni. L’ipnotica e ravvicinata veduta di giardino di Vincent van Gogh, «Coin de Jardin avec papillons» (maggio-luglio 1887), è stata venduta a un altro offerente telefonico per 28,5 milioni di dollari (33,1 milioni di dollari diritti inclusi). La stima più alta della serata, compresa tra i 28 e i 35 milioni di dollari, era accompagnata da una garanzia di terzi. La «Femme Leoni» in bronzo di Alberto Giacometti, proveniente da un calco del 1958 e terza di un’edizione di sei esemplari, ha realizzato 19 milioni di dollari (22,2 milioni di dollari con diritti). L'ultima volta è stato venduto all’asta da Sotheby’s New York nell’ottobre 2020 per 28,4 milioni di dollari (con diritti): significa che ieri sera è stata probabilmente una delusione per il proprietario. Fortunatamente, il Giacometti era anche coperto da una garanzia di terzi. Infatti, nonostante le notizie di un declino delle garanzie di terzi a causa dei rendimenti decrescenti in un mercato in via di raffreddamento, la serata di ieri ha dimostrato che questo strumento finanziario è ancora un punto fermo fondamentale per le grandi case d’asta in un contesto di continuo disagio. E, come è emerso, è un supporto vitale fondamentale per gli eventi imprevisti, come nel caso in cui una violazione di dati metta fuori uso il vostro sito web in una settimana d’asta importante.

Judd Tully, 17 maggio 2024 | © Riproduzione riservata

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